Il Santo Padre ha nominato stamani vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi dell’Aquila il sacerdote Antonio D’Angelo, 50 anni, nato a Castelmauro in provincia di Campobasso, nella diocesi Termoli-Larino. D’Angelo affiancherà nella gestione l’arcivescovo, il cardinale Giuseppe Petrocchi, 73 anni, impegnato alcuni giorni a settimana a Roma per svolgere i suoi incarichi in Vaticano, in particolare come componente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente della Commissione Diaconato femminile.
A chiedere a Papa Francesco nell’udienza dello scorso 4 giugno “la concessione di un vescovo ausiliare che collaborasse nel servizio della Chiesa aquilana” è stato lo stesso cardinale Petrocchi. Come sottolineato nel sito della curia aquilana, che ha dato la notizia unitamente alla diocesi Termoli-Larino, il cardinale spiega che “il Santo Padre ha benevolmente accolto tale richiesta“.
Il neo vescovo ausiliare è stato ordinato presbitero nel 1996 nel suo paese d’origine dall’allora vescovo di Larino-Termoli Domenico D’Ambrosio.
Nel 2008 ha conseguito la licenza in teologia pastorale presso la Pontificia Università Lateranense a Roma e, nel 2018, il diploma dell’Istituto superiore per formatori della Pontificia Università Gregoriana: ha sempre operato nella sua diocesi, dal 2016 è rettore del pontificio Seminario regionale “San Pio X” di Chieti e dal 2018 componente della commissione presbiteriale italiana della Cei.
Il cardinale Petrocchi che conosce bene il neo vescovo per aver collaborato con lui come presidente della conferenza episcopale Abruzzese Molisana, ha salutato con una lettera pubblicata sul sito della curia aquilana il suo nuovo collaboratore: “sei stimato come un autentico ‘uomo di comunione’ capace di contribuire alla vita ‘sinodale’ della Chiesa e quindi alla sua missione nel mondo contemporaneo. L’Arcidiocesi aquilana – ‘crocifissa dal sisma ma anche, in forza della grazia, testimone di una crescente ‘resurrezione’ e ti accoglie con un grande abbraccio nel Signore”.