Cosa stai cercando?...
Home » “Parcheggi & Mobilità nella città di Pescara”

“Parcheggi & Mobilità nella città di Pescara”

Interviene l'Aci

La notizia dell’aumento delle tariffe relative ai parcheggi della città ha provocato, come facilmente immaginabile, non poche contestazioni e molte altre ne provocherà al momento dell’effettiva entrata in vigore del provvedimento.
Non sta a noi valutare la correttezza e la legittimità del provvedimento, né la sua congruità e la sua reale necessità, soprattutto in questo particolare momento storico. Lasciamo questo compito alle forze politiche ed alle associazioni di categoria. Così come non sta a noi valutare l’impatto che una simile decisione avrà sulla vita della città sotto l’aspetto socio-economico.
Qualcosa però possiamo, e dobbiamo, dire in merito alla motivazione posta alla base della delibera di giunta, in modo particolare circa l’impatto che l’aumento potrà avere sulla mobilità cittadina. L’assioma parcheggi più cari, meno auto in strada è assolutamente sbagliato.
Affermare che l’aumento delle tariffe indurrebbe molti a lasciare l’auto privata a casa è frutto di una semplicistica ed errata valutazione, non basata su un approfondito studio dei flussi e della mobilità del nostro territorio.
L’aumento, semmai, porterebbe solo ed esclusivamente un abbandono della parte vitale della nostra città, già di per sé fortemente penalizzata dai numerosi ed a volte ingiustificati lavori in essere.
La città è paralizzata, lunghissime code, ritardi nell’entrata al lavoro ed a scuola all’ordine del giorno.
Abbandono che, evidentemente, si ripercuoterebbe sulle attività commerciali, almeno per quelle che con grande fatica lottano per non chiudere definitivamente.
Con buona pace del tanto reclamizzato “centro commerciale all’aperto”, diventato ormai un semplice slogan che fa felice qualche amministratore.
Purtroppo, si continuano a gestire la mobilità e la sosta senza avere ancora compreso la reale complessità del problema, con provvedimenti che non hanno alle spalle alcun processo di valutazione.
Tornando al merito, fondamentale per eliminare una buona parte di mezzi privati dalle strade è l’esistenza di un efficiente, efficace e puntuale servizio di trasporto pubblico locale, che a Pescara non appare essere gestito al meglio, essendo la rete urbana poco efficiente, perennemente in ritardo, obsoleta e con evidenti problemi di comunicazione.
Chi può, rinuncerà all’auto privata solo se avrà una validissima alternativa nel trasporto pubblico e non certo dalla possibilità di utilizzare monopattini e bici in sharing, mezzi utilissimi, sostenibili, consigliabili, ma non fruibili da parte di tutti.
Il Filobus, come ampiamente prevedibile, da questo punto di vista non ha raggiunto l’obiettivo per cui era stato previsto.
Bello, poco inquinante, abbastanza veloce, certo, ma non si può dire che abbia tolto una sola automobile dalla strada, anzi sembrerebbe essere vero il contrario, perché chi prima raggiungeva Pescara sud con un unico mezzo oggi è costretto ad un cambio, con perdita di tempo e di denaro, per cui usa la propria auto.
Gli utilizzatori del filobus, d’altra parte, sono gli stessi che usavano le altre linee oggi abolite, e questo sembra ormai essere un dato di fatto, visto che Tua fornisce solo i dati di oggi, senza alcun riferimento a quelli di ieri.
Ove anche il filobus dovesse raggiungere l’obiettivo prefissato, è indiscutibile che il tutto verrebbe poi reso vano in tempi abbastanza brevi dalla costruzione del Palazzo della Regione all’interno dell’odierna area di risulta, che comporterà un inevitabile aumento delle auto in entrata verso il centro città.
Ed allora, prima di pensare all’aumento delle tariffe ed anche per evitare la desertificazione del centro città, sarebbe forse meglio risolvere il problema del trasporto pubblico e gestire al meglio i parcheggi oggi esistenti, quei pochi rimasti, che sono in estremo stato agonizzante.
Se non fosse per il duro lavoro delle donne e degli uomini di Pescara Multiservice, che sono encomiabili nel loro impegno quotidiano, la situazione reale sarebbe ancor più drammatica.
Parlare infine di mobilità dolce quale alternativa al mezzo proprio è solo un semplice esercizio di stile, senza alcun senso.
La cittadinanza, come tutto il nostro paese, invecchia e l’utilizzo dei monopattini e della bici in sharing non è alla portata di tutti, considerando anche che la rete delle ciclabili, di cui tanto ci si vanta, è assolutamente insufficiente, mal collegata e priva della necessaria manutenzione.
In definitiva, come sosteniamo da moltissimi anni, purtroppo del tutto inascoltati, deve essere sempre ricordato che la mobilità è un sistema complesso e coma tale va gestito.
Non servono provvedimenti Spot o continui annunci, è necessario avere una idea ben precisa della città che si vuole e su questa poi basare le decisioni da prendere per renderla più vivibile, fruibile e soprattutto sostenibile.

AUTOMOBILE CLUB PESCARA
Il Presidente
Avv. Giampiero Sartorelli

CONDIVIDI

ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI
SEGUICI SU

FACEBOOK

LIKE

ARCHIVI
Archivi