Mentre le grandi città europee investono su parchi, alberature urbane e mobilità sostenibile, a L’Aquila il sindaco Biondi e l’assessore De Santis continuano a portare avanti una visione vecchia e dannosa, basata sul cemento e sul traffico. L’ultimo episodio, quello che riguarda il Parco Polsinelli, è emblematico: decine di alberi, molti dei quali con oltre 50 o 60 anni di vita, sono stati abbattuti per far posto a un parcheggio collegato al progetto dell’ex Caserma Rossi. Ma c’è di più: questo taglio è avvenuto senza che ci fossero autorizzazioni formali, senza il coinvolgimento degli enti preposti, senza alcuna trasparenza nei confronti dei cittadini.
Nella delibera approvata in Consiglio Comunale si parlava di riqualificazione del parco, di valorizzazione dell’area verde, non certo di un abbattimento massiccio di alberi storici. Quello che è successo invece è uno stravolgimento totale del senso originario del progetto. La realtà è che si è distrutto un polmone verde centrale della città, senza nemmeno seguire un iter chiaro e legittimo. Come opposizione, abbiamo già presentato una segnalazione alla Soprintendenza e alla Procura, perché quanto accaduto non può e non deve passare sotto silenzio. Se davvero non esistono le autorizzazioni necessarie, siamo davanti a un fatto gravissimo che chi ha responsabilità amministrativa dovrà chiarire, anche davanti alla legge.
Biondi e De Santis si difendono parlando di future piantumazioni, ma lo sappiamo tutti: nessuna giovane pianta potrà mai sostituire alberi maturi e sani, che da decenni offrivano ombra, ossigeno e bellezza a quella zona. Quello che è stato distrutto non si recupera in pochi mesi. È stato tolto un pezzo di città, un luogo vissuto e riconosciuto, per lasciare spazio alle auto e al traffico.
È l’ennesima dimostrazione di un modello urbanistico sbagliato, superato, che guarda al passato mentre il mondo guarda avanti. L’Aquila aveva e ha bisogno di spazi verdi, di progetti partecipati, di una città costruita per le persone, non per i parcheggi. E invece questa amministrazione continua a tagliare, a cementificare, a ignorare i segnali che arrivano da cittadini, comitati, tecnici e movimenti.
Chiedo con forza che si faccia chiarezza immediata su quanto accaduto, già domani nella V Commissione di Vigilanza, che si sospendano i lavori finché non ci sarà piena trasparenza e che si riapra un confronto pubblico e serio su come riqualificare davvero quell’area, senza altri danni irreversibili. L’Aquila merita una visione diversa: una città più giusta, più sana, più verde. Ma per costruirla servono coraggio, ascolto e responsabilità.
Lorenzo Rotellini
Consigliere comunale – Alleanza Verdi e Sinistra
Comunicato stampa