Stagione a fasi alterne per Fabio Iodice, guida spirituale e tecnica di un Paterno che, tra buone vittorie e cadute maldestre, fatica a trovare il giusto equilibrio. La squadra c’è, il collettivo è di quelli importanti. Stando alle ultime due stagioni le motivazioni non dovrebbero mancare, al contrario, l’appagamento è l’ultimo dei problemi per il trainer di Canistro. A tre giorni dalla vittoria casalinga sul Cupello, l’ordine tassativo è quello di infilare un filotto positivo e costante per guadagnare lunghezze in classifica. Se crisi dev’essere, meglio che sia all’inizio; con la riapertura del mercato di riparazione ci sarà modo di perfezionare i reparti e potenziare le zone nevralgiche del campo. La società non si è mai tirata indietro e, di certo, sta già lavorando ai prossimi colpi da piazzare nel prossimo dicembre.
È notizia delle ultime ore l’addio al calcio dell’esperto centrale di difesa Emanuele Gabrieli, punto fermo nello scacchiere di Fabio Iodice, veterano fedele al Paterno dallo scorso campionato.
«E’ stato un po’ un fulmine a ciel sereno – ha spiegato il tecnico del Paterno alla redazione di InfoMediaNews – o meglio, sapevamo da tempo che era in cerca di un lavoro stabile, ma non immaginavamo potesse lasciarci. Venerdì mi ha contattato per dirmi che non avrebbe potuto prendere parte alla seduta del pomeriggio, poi sabato, dopo la rifinitura, mi ha chiamato da parte e mi ha detto che quella col Cupello sarebbe stata la sua ultima partita. Non sapevo cosa dire, da un lato ero sicuramente felice per lui, è un padre di famiglia, mi fa piacere che si sia sistemato. Dall’altro, per me, questa è un’assenza importante, sia sul campo che nello spogliatoio. Ho perso un bravo giocatore».
Il campionato è ormai entrato nel vivo, tra quattro giorni si scenderà in campo contro i Nerostellati già affrontati nel doppio turno di Coppa Italia. Una rete rifilata all’Ezio Ricci all’andata, valsa i tre punti in vista del ritorno. Sonoro 3-1 al Dei Marsi a chiudere la pratica, da allora il campionato ne ha diviso le strade, fino alla prossima domenica, occasione ghiotta, in ottica nerazzurra, per dare seguito al successo ottenuto col Cupello.
«Sarà una partita molto diversa da quelle di Coppa. In quella fase, a inizio stagione, i Nerostellati erano ancora in fase di rodaggio. Ora, dopo undici giornate, sono la miglior difesa del campionato. Sul campo si vedeva che si sarebbe rivelata una squadra rognosa – ha continuato Fabio Iodice – dovremo fare del nostro meglio per imporci. Tra l’altro contro di noi sono tutti molto ordinati e lo capisco, siamo una delle favorite e l’approccio alla gara deve essere impeccabile. Dobbiamo stare tranquilli, la vittoria di domenica ci è servita per ritrovare serenità. Lavorerò alle assenze di Gabrieli e Albertazzi, quest’ultimo vittima di uno stiramento, ne avrà per almeno venti giorni».
Un campionato ben armato, la zona di testa si fa bollente e il Paterno è costretto, per ora, a recitare il ruolo dell’inseguitore. C’è ben altro nelle aspettative di Angelo di Gregorio e, al di là degli sbandieramenti, più o meno giustificati, di inizio campionato, questa deve essere la stagione della salita in serie D.
«Ci siamo espressi in questi termini dalla vigilia del campionato. Non ci nascondiamo, nelle ultime due stagioni non siamo partiti da favoriti eppure siamo stati protagonisti. Quest’anno l’obiettivo è salire in serie D ed è giusto riconoscerlo, anche perché il presidente Di Gregorio ha scelto di fare un sacrificio in più per darmi una squadra di primo livello che, sulla carta, sia candidata a vincere. Poi c’è da valutare lo stato delle altre squadre – ha concluso Iodice – credo che mai come quest’anno il livello, in cima alla classifica, sia molto equilibrato. Ciò non toglie che il nostro obiettivo resti la vittoria. Nel mercato di riparazione ci muoveremo per colmare l’assenza di Gabrieli, ma abbiamo tempo per pensarci, per il resto la rosa è forte».