Domani mercoledì 29 aprile, a partire dalle 16.30, si terrà l’incontro in diretta sulla pagina Facebook del Partito Democratico abruzzese con il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut e il giornalista de la Repubblica Antonio Cianciullo. L’iniziativa, dal titolo “Pandemia e transizione ecologica, è la seconda del ciclo “Dialoghi per la rinascita”, promosso oltre che dal Pd regionale dai Giovani democratici abruzzesi e dal Centro Studi per la Rinascita.
In generale rappresenta la sesta occasione di confronto nelle ultime due settimane, nel corso delle quali, in diretta Facebook, il Pd abruzzese ha invitato e interloquito con rappresentanti nazionali del partito, esponenti del governo, parlamentari europei. Tra questi i ministri Enzo Amendola e Giuseppe Provenzano, i dirigenti nazionali del Pd Marco Furfaro ed Emanuele Felice, la vicepresidente Debora Serracchiani. Sono intervenuti negli incontri oltre ai dirigenti e ai rappresentanti istituzionali del Pd Abruzzo quelli delle forze economiche e sociali e del terzo settore. Complessivamente le visualizzazioni totalizzate dagli incontri sono state finora molte migliaia e sono in progressiva crescita, dati che confermano oltre che il livello delle discussioni proposte l’utilizzo crescente da parte degli utenti di piattaforme social come Facebook in questa fase di emergenza.
“Un’opportunità che non abbiamo esitato a cogliere, mettendoci al lavoro. Quello che dovrebbe fare ma non sta facendo il governo regionale – dichiara il segretario del Pd Abruzzo Michele Fina – lo mettiamo in campo noi, dando l’opportunità agli amministratori, alle parti sociali e ai portatori di interesse in Abruzzo di confrontarsi direttamente con i livelli regionale, nazionale ed europeo, con l’opportunità di segnalare criticità e proposte, in maniera del tutto trasparente. Un approccio operativo di condivisione che è totalmente mancato, nonostante i nostri ripetuti appelli, per quanto riguarda le scelte del governo regionale. Ne ha patito la qualità delle azioni; il disastro sulla cassa integrazione, solo per citare una questione, ne è l’esempio più evidente”.