Nello Avellani è il nuovo segretario dell’Unione comunale del Partito Democratico dell’Aquila; succede ad Emanuela Di Giovambattista, salutata con un lungo applauso, che, negli ultimi anni, ha guidato i dem con determinazione, autorevolezza e coraggio.
Avellani è stato eletto per acclamazione, con l’accordo unitario di tutto il partito.
Il VI Congresso del Pd L’Aquila, tenutosi nell’Auditorium dell’Ance, si è aperto nel ricordo commosso di Daniela Desiderio: la comunità democratica ha voluto stringersi intorno al caro marito Giorgio Spacca e ai figli Andrea e Stefano.
“Questo congresso rappresenta un importante momento di sintesi di un percorso politico di apertura e rinnovamento che abbiamo avviato all’indomani della sconfitta alle amministrative, antesignani rispetto al Pd nazionale, e che in questi mesi è stato incarnato dalla Costituente che ci ha aiutato ad aprire il partito a nuove energie”, ha spiegato Di Giovambattista aprendo i lavori.
Un percorso politico “chiaro e definito – ha proseguito la segretaria uscente – che ci consente di arrivare ad un congresso ed una candidatura unitaria. Da oggi questa linea politica verrà rilanciata con forza. Il PD aquilano ha davvero cambiato pagina. Siamo nelle condizioni adesso di costruire l’alternativa alla destra che governa la città senza alcuna idea, visione e programmazione. E lo faremo con la guida di Nello Avellani, a cui vanno i miei auguri ed il mio totale sostegno, che incarna perfettamente questa nuova stagione di apertura e coinvolgimento di nuove energie”.
“Abbiamo un compito importante, che non è soltanto quello di eleggere un segretario ma, innanzitutto, di scrivere insieme una storia nuova, Di riscoprirci comunità politica che vuole essere intelligenza collettiva, sanando le fratture che si sono prodotte in questi anni” le parole di Avellani, che ha illustrato la sua mozione congressuale intitolata ‘Insieme. Per L’Aquila di domani’.
“Il Partito Democratico nasce dall’incontro di una pluralità di culture del riformismo italiano, e da una pluralità di esperienze politiche maturate sui territori: salvaguardare questo pluralismo è la sfida che dobbiamo vincere, a livello nazionale e locale, senza rinunciare, però, ad una linea politica chiara, coerente e che sia comprensibile alle persone”.
Per costruire un’alternativa alla destra che governa la città dell’Aquila, così come la Regione Abruzzo e il Paese – ha aggiunto Avellani – “bisogna avere il coraggio di assumere scelte e visioni radicali, che non significa radicalismo ma radicalità, nell’opposizione alle politiche che quotidianamente la destra impone alla comunità e nella proposta di una visione di futuro altra, capace di parlare di lavoro stabile e ben retribuito, precondizione per uno sviluppo sostenibile dei territori, di migliore qualità della vita per tutte e tutti, di tutela dei diritti sociali e civili, di cura dell’ambiente”.
L’Aquila, in questi anni, è diventata un laboratorio politico per la destra italiana: “ecco perché, qui più che altrove, il Partito Democratico deve sentire la responsabilità di proporre un’alternativa alle cittadine e ai cittadini. Il documento congressuale ‘Open’ con cui, un anno fa, veniva rieletta segretaria cittadina Emanuela Di Giovambattista, interrogava il mondo progressista con una domanda che riteniamo, ancora oggi, centrale: ‘può ancora essere utile il Pd per L’Aquila? C’è ancora bisogno di organizzare il Pd nella nostra città territorio?’. Sì, è la risposta che ci siamo dati. Prendendone coscienza, ragionando sugli errori commessi, sulla progressiva chiusura del partito su sé stesso, sulle occasioni mancate di confronto con la città, è stato avviato un percorso costituente di apertura e di rinnovamento che, in questi mesi, ha provato a ricostruire un ponte tra le energie che ci sono già dentro il Pd e quelle che, in questi anni, si sono mobilitate fuori dalla politica partitica, spesso non trovando canali di dialogo e di condivisione delle battaglie comuni. Lo si è fatto animando ‘tavoli di lavoro’ che hanno provato a coinvolgere le migliori intelligenze della città, con la convinzione che il Pd dell’Aquila dovesse rimettersi all’ascolto, con umiltà, di ciò che si muove nel territorio, rompendo la sua autoreferenzialità per riallacciare i fili con chi non si sentiva più rappresentato dal nostro partito; lo si è fatto anche stimolando la società civile, con la consapevolezza che, oggi, le piazze non bastano più se non trovano sponda con la rappresentanza, per fare entrare le giuste istanze nei luoghi in cui si prendono le decisioni. È un percorso difficile, appena iniziato, lontano dall’essere compiuto. Ma è l’unica via possibile, e che dovremo perseguire con ancora maggiore forza e passione nei prossimi anni”.
Prima della relazione del neosegretario, alcuni dei coordinatori dei Tavoli di Lavoro – Marco Morante (politiche territoriali), Alessandro Tettamanti (politiche sociali), Rita Innocenzi (politiche del lavoro), Eva Fascetti (politiche per una sanità pubblica), Fabrizio Pandori (politiche per uno sviluppo turistico) – hanno illustrato le attività svolte in questi mesi, disegnando una prospettiva di lavoro per il futuro.
“Dobbiamo sentire, tutte e tutti, la responsabilità di offrire un’alternativa”, ha incalzato Avellani. “In questo senso, i Tavoli di Lavoro sono un luogo di partecipazione che mettiamo a disposizione di chiunque vorrà affollarli, riempirli di contenuti; li immaginiamo come luoghi aperti a tutte le forze politiche, alla cittadinanza, alle parti sociali così come al mondo associativo laico e cattolico, ai saperi del terzo settore e del mondo scientifico e accademico, di cui L’Aquila può fare vanto in Italia, ai movimenti ecologisti e femministi che, in questi anni, sono stati particolarmente attivi. Costruire un’alternativa significa definire un’idea di città, e di territorio, che guardi oltre le contingenze del momento e sia in grado di ispirare un progetto pianificato di sviluppo di qui ai prossimi trent’anni. È su questo che dovremo sfidare l’attuale governo di destra che un’idea di città, semplicemente, non ce l’ha”.
Avellani ha già convocato la prima assemblea del nuovo corso dem, che si terrà giovedì 29 giugno alle ore 17; all’ordine del giorno, l’elezione degli organismi: presidente, tesoriere e coordinamento politico. In quella occasione, verrà annunciata anche la nuova segreteria.