“Le dimissioni di Nicola Zingaretti dalla Segreteria del PD hanno squarciato il velo sulle profonde difficoltà del partito, sui suoi limiti, sui suoi errori e brutte pratiche. E Zingaretti ha utilizzato, nel sottolinearlo, parole forti, che toccano corde sensibili. Tuttavia anche questo, per quanto duro, è utile per innescare un processo di crescita e cambiamento. Non il PD, ma la vasta comunità da cui è composto è una collettività bella e solida ed ha dimostrato un’immediata capacità di reazione alla crisi, accogliendo subito la discesa in campo e la successiva elezione di Enrico Letta“.
Così in una nota Emanuela Di Giovambattista, segretaria Unione Comunale PD L’Aquila.
“L’elezione di un nuovo segretario, tuttavia, non rappresenta in sé la soluzione di tutti i mali e non può esimerci dal riflettere sui nostri errori e provare a rimuoverli – aggiunge – Abbiamo la consapevolezza di essere percepiti come un partito chiuso, litigioso, dove pochi si contendono il potere. E questo perché abbiamo perso troppo tempo nelle nostre dinamiche interne abdicando al lavoro, faticoso ma necessario, di costruire legami e alleanze sociali”.
“È il tempo che il gesto di generosità di Enrico Letta vada accompagnato da un processo di profondo cambiamento del partito che parta dai territori e che costruisca un nuovo PD, perché quello che c’è non basta più per ricostruire il mondo nuovo che ci aspetta e che metta al centro i temi della giustizia sociale, della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale, del lavoro e dei diritti”, spiega.
“Per fare questo vogliamo, con umiltà, aprirci e tornare ad immergerci nei territori e nella società, interrogando le intelligenze e le energie migliori. Vogliamo riconoscere, coinvolgere e rendere protagonista chi affonda le mani nei problemi e nelle difficoltà di questo momento storico. Solo in questo modo potremo innescare un processo di profondo rinnovamento, creare una nuova classe dirigente che diventi credibile e capace di rappresentare con forza le istanze di cui è portatore e dare vita ad un PD che somigli di più alla società che vogliamo costruire”, prosegue.
“Questo processo in Abruzzo è stato già avviato da tempo dalla nuova segreteria regionale di Michele Fina, ma ha bisogno che diventi più forte e capillare in tutti i territori. Apriamo le nostre porte e le nostre finestre. Alle donne, agli uomini, ai giovani che vogliono essere protagonisti di questa nuova fase chiediamo di avvicinarsi. A quanti si sono allontanati perché delusi chiediamo di tornare. Venite e aiutateci. Il PD può essere lo strumento per dare forza e gambe alle vostre idee”, conclude.