“L’esecutivo venga in Commissione a fare chiarezza sul rischio dell’aumento delle tasse. Non possono pagare gli abruzzesi il più grave fallimento nella gestione della sanità regionale targato Marsilio. Una stangata inaccettabile che si abbatte sul ceto medio, a fronte della diminuzione dei servizi e prestazioni, dei tagli su farmaci e dispositivi a volte introvabili, della fuga fuori regione per curarsi, della rinuncia a curarsi. Ancora di più perché l’aumento tocca principalmente le persone in quanto avviene attraverso l’addizionale dell’Irpef. È l’ennesima riprova dell’inaffidabilità di questo governo regionale: distante dalle priorità degli abruzzesi, concentrato solo su poltrone e gestione del potere, pronto a distribuire soldi ma soltanto agli amici per alimentare il consenso e restare al vertice di un sistema che non porta benefici alla comunità”, così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il segretario Daniele Marinelli sul rischio di aumento delle tasse regionali.
“Solo poche settimane fa avevamo paventato l’aumento delle tasse che oggi diventa notizia – sottolineano i due esponenti del Pd – e più volte abbiamo denunciato che la tardiva approvazione dei piani delle quattro Asl, avvenuta solo nel settembre scorso, da un lato avrebbe prodotto tagli dolorosi sulla pelle dei cittadini, ma dall’altro non avrebbe comunque consentito il rispetto degli obiettivi: era impossibile recuperare centinaia di milioni di euro in tempo con la chiusura del bilancio. Così non solo si è chiuso con un debito che potrà essere recuperato solamente facendo ricorso le tasse, ma si apre con un deficit poderoso, che sfiora già i 200 milioni, come avevamo ampiamente previsto a fronte dei numeri che Marsilio non voleva discutere. Serve una mobilitazione generale per scongiurare che si vada a ripianare il debito della sanità attraverso l’aumento delle tasse. La comunità non può pagare per servizi che non ha e per una sanità in deficit, nuovamente, nonostante le risorse a disposizione per fare di più e meglio di quanto prodotto fin qui e nonostante l’eredità positiva lasciata dal centrosinistra che aveva salvato dal commissariamento il comparto. Commissariamento che sembra essere sempre più vicino a causa dell’inerzia e dell’irresponsabilità di chi governa l’Abruzzo in questo momento e mette la polvere sotto il tappeto, sperando che nessuno lo alzi. A farlo, purtroppo, non è solo l’opposizione, ma sono i tavoli di monitoraggio ministeriale che già da tempo reclamano attenzione e iniziative efficaci al risanamento della situazione. Resta da capire perché Marsilio si prenda tanto beffa degli abruzzesi”.