“Quello che è accaduto in questi primi 16 mesi della nuova Legislatura Marsilio è la perfetta conseguenza di quanto è successo nei suoi primi cinque anni di governo: una escalation.
Avevano promesso che non avrebbero aumentato le tasse: è falso, le hanno aumentate. Avevano negato l’esistenza di debiti: anche questo è falso. La prima legge della nuova legislatura (L.R. 9/2024) ha dovuto reperire coperture per un disavanzo di 128 milioni. A dicembre 2024 è stato approvato un accantonamento di 20 milioni per il deficit dello stesso anno, inizialmente sottostimato e poi rivelatosi pari a 81 milioni. Da lì, la necessità di una manovra di tasse e tagli per 113 milioni di euro.
Noi del Partito Democratico abbiamo sempre denunciato tutto questo, ma ci hanno accusato di fare allarmismo. I fatti oggi ci danno ragione. Non solo noi non crediamo più a questa Giunta, ma anche i Ministeri non si fidano più”, così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
“Siamo molto preoccupati anche per la gestione delle fatture in alcune ASL, che potrebbe generare sopravvenienze passive importanti. È un tema che rischia di finire davanti alla Corte dei Conti – rimarca Paolucci – . L’11 luglio si terrà una nuova verifica con i Ministeri affiancanti e sarà un disastro annunciato. Non si tratta di fare le Cassandre, ma di leggere i verbali delle ultime riunioni. Il Governo nazionale ha chiesto interventi precisi: un Piano Operativo assente da anni, risorse accantonate per il disavanzo 2025 e la destinazione della fiscalità aggiuntiva alla sanità. Non è stato fatto nulla di tutto questo. Il verbale di dicembre 2024 è chiaro: la Regione è in forte disavanzo strutturale. Il Governo chiede azioni concrete e responsabili. Al contrario, questa Giunta continua a negare l’evidenza, con il rischio concreto che i dirigenti del Dipartimento Salute siano esposti a una figuraccia, ben nota anche al Presidente Marsilio e all’Assessore. La normativa nazionale è altrettanto chiara: in presenza di un disavanzo, le maggiori aliquote fiscali devono essere destinate alla sanità. Parliamo di 175 milioni di euro che la Giunta Marsilio ha usato per altri scopi, violando quanto previsto dalla legge. Anche questo potrebbe essere materia per la Corte dei Conti.
A ciò si aggiunge l’obbligo di accantonare circa 40 milioni per il Patto di Stabilità del Governo Meloni, che penalizza fortemente Regioni, Province e Comuni. La Regione Abruzzo sarà costretta a tagli devastanti in tutti i settori sensibili. Non viene approvato un Piano Operativo da anni semplicemente perché non riescono a farlo in pareggio. Il risultato è un’amministrazione che galleggia, peggiora i servizi, rinuncia a governare e si rifugia nella propaganda e nelle bugie. Gli atti aziendali in vigore risalgono ancora alla Giunta D’Alfonso, di oltre sette anni fa. Nel frattempo il servizio sanitario regionale è in caduta libera. Aumentano le tasse, aumentano i tagli, peggiorano i servizi. Dalla rete dell’emergenza-urgenza alla sanità territoriale, le aree interne sono aggredite. 120mila abruzzesi rinunciano alle cure, i Livelli Essenziali di Assistenza crollano, la mobilità sanitaria peggiora, e le liste d’attesa diventano liste di galleggiamento. Ho fatto accessi agli atti ancora inevasi, ma sono certo che i dati confermeranno il declino. Infine, gli investimenti. Da sette anni sono fermi 500 milioni per l’edilizia sanitaria. Siamo tra gli ultimi anche nell’utilizzo delle risorse PNRR e maglie nere in tanti altri settori. Sempre ultimi, con Marsilio”.
Comunicato stampa