L’Italia ha superato la Cina per numero di morti da covid-19. Dai dati di ieri della Protezione Civile si contano 3.405 morti, con un incremento di 427 rispetto alla giornata precedente. Un tragico record rispetto alle 3.245 vittime fatte registrare in Cina, lì dove tutto è iniziato.
Perché allora più morti in Italia che in Cina? “Probabilmente paghiamo lo scotto di una popolazione molto anziana. E malattie come diabete, ipertensione o problemi cardiovascolari che si possono curare, combinate con questo virus possono dare prognosi infausta. Probabilmente poi, ci sono differenze fra noi e la Cina dal punto di vista demografico e dell’incidenza delle malattie”. Lo ha riferito all’AGI Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm).
Secondo l’esperto il governo ha fatto tutto quello che poteva per fronteggiare il diffondersi del coronavirus e le restrizioni messe in anno potrebbero dare i primi frutti nelle prossime settimane.
L’alto numero di contagi, secondo Maga, “non deve spaventarci” in quanto l’ondata di infezioni emerse negli ultimi giorni si riferisce a “due settimane fa, dieci giorni fa, quindi prima del blocco totale imposto l’undici marzo”. “Per cui è probabile – conclude – che nei prossimi giorni ci siano ancora dei picchi di nuovi casi mentre gli effetti dei provvedimenti di contenimento si potranno vedere a partire probabilmente già a partire dalla prossima settimana”.