Nasce il museo della Perdonanza celestiniana. La giunta comunale dell’Aquila, su proposta dell’assessore al Turismo, Fabrizia Aquilio, ne ha infatti deliberato l’istituzione e ne ha individuato la sede, in locali molto ampi che si trovano in un edificio situato nella parte alta di via Sassa, di cui il Comune ha ottenuto la proprietà in seguito alla cessione del precedente proprietario in base alle normative post terremoto 2009.
“In un colpo solo – hanno spiegato il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore Aquilio – otteniamo diversi risultati. Innanzitutto viene attribuito uno spessore ancora più elevato alla Perdonanza, che ormai ha una consolidata dimensione nazionale e internazionale grazie alla universalità del messaggio celestiniano, il riconoscimento a patrimonio immateriale culturale dell’umanità Unesco giunto nel 2019 e l’alto livello dei programmi di carattere musicale e culturale, che hanno portato all’Aquila artisti di primissimo piano. Il museo aumenterà la vocazione culturale e turistica della città, essendo di carattere permanente e permettendo dunque in qualsiasi periodo dell’anno di poter avere un approccio con l’essenza del perdono voluto dal Papa Santo Celestino V nel 1294, con quella Bolla che ha istituito il primo Giubileo della storia. Non va trascurato l’aspetto della valorizzazione del patrimonio comunale, che, anche grazie a questa operazione, segna un’altra tappa importante, essendo uno dei cardini del programma di mandato”.
Nelle 6 sale disponibili, il museo potrà ospitare alcuni dei costumi storici, altri simboli dell’evento e, attraverso video e immagini, saranno illustrati ai visitatori i momenti più solenni della Perdonanza, quali l’apertura e la chiusura della Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio, il Corteo storico, nonché momenti relativi ai concerti, agli spettacoli in generale, agli eventi culturali e così via. Una sala sarà dedicata agli incontri, in particolare con le scolaresche.
Tra l’altro, il museo sarà sia ‘fisico’ che digitale. “Oggi le più grandi mostre, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria da covid-19 ancora in corso, vengono esposte al pubblico in versione digitale – hanno osservato il sindaco Biondi e l’assessore Aquilio – attraverso visite virtuali che hanno la stessa efficacia di quelle fisiche. Il museo della Perdonanza pertanto coniugherà la valenza storica dell’evento e quella legata alle tecnologie più avanzate del periodo contemporaneo. Per questa ragione, il progetto di allestimento sarà affidato a professionalità di spicco che hanno già messo in atto con successo azioni del genere. Per quanto riguarda i costi, l’amministrazione comunale sta provvedendo a redigere una scheda specifica nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), tra le cui missioni e investimenti viene dato ampio risalto, per l’appunto, ai siti museali e culturali in generale nelle versioni sia fisiche che digitali”.
Sindaco e assessore hanno inoltre parlato dell’ampio coinvolgimento che ci sarà in questa operazione “a cominciare, naturalmente, dai soggetti istituzionali preposti del Ministero della Cultura. Tra gli altri, il nostro settore Opere pubbliche e Patrimonio per i necessari lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla Comunità Unesco – a cominciare dal Movimento celestiniano – che ha un ruolo di primo piano nell’evento. In questo senso, una sala sarà riservata al percorso del Fuoco del Morrone, per la valorizzazione dei borghi che da oltre 40 anni vengono toccati da questa marcia che termina all’Aquila la sera del 23 agosto, per l’inaugurazione della Perdonanza”.