Matteo Di Nino ed Emma Placidi, giovani nati nel 2009 che – a 15 anni dal terremoto che colpì L’Aquila e il suo circondario – accompagneranno il fuoco del Morrone nel tratto che precede l’accensione del braciere della 730/a Perdonanza Celestiniana, come riporta l’Ansa.
I nomi dei giovani, contestualmente alla presentazione della 45/a edizione del Fuoco del Perdono, sono stati annunciati dal presidente dell’associazione comitato Festa Perdonanza celestiniana Ich, Floro Panti in una conferenza stampa a Casa Onna, luogo simbolo di quel tragico sisma.
Alla conferenza stampa hanno partecipato monsignore Orlando Antonini come decano della stessa associazione, Paolo Giorgi del Movimento Celestiniano e il vice presidente del Consiglio comunale dell’Aquila Daniele Ferella.
A moderare è stato il giornalista Giustino Parisse.
Il fuoco verrà acceso giovedì 16 agosto all’Eremo di Sant’Onofrio e la fiaccola è arriverà a Bagnaturo. L’indomani è previsto un corteo serale da Bagnaturo alla Badia di Santo Spirito al Morrone, con accensione del tripode e concerto.
Domenica 18, il fuoco si sposterà verso Sulmona, con cerimonie religiose alla Cattedrale di San Panfilo e alla Rotonda di San Francesco della Scarpa. Lunedì 19 il fuoco partirà da Pratola Peligna passando per Raiano e Castelvecchio Subequo. Martedì 20 agosto il fuoco arriverà a Molina Aterno e Tione degli Abruzzi. Mercoledì 21 il fuoco raggiungerà Fontecchio, Civitaretenga e la chiesa celestiniana di Santa Maria di Centurelli, con cerimonie religiose. Giovedì 22 la fiaccolata transiterà per Villa Sant’Angelo e San Demetrio ne’ Vestini, con cerimonie religiose. Venerdì 23 è previsto il transito nelle frazioni di Paganica, Bazzano e Pianola prima dell’arrivo nel capoluogo. A darsi il cambio nelle varie tappe della staffetta saranno anche i giovani runner di Atletica Abruzzo L’Aquila e Atletica L’Aquila, le due società podistiche cittadine di cui fanno parte, rispettivamente Matteo Di Nino ed Emma Placidi. I giovani saranno anche veicolo di un messaggio di pace. “Un cammino – ricorda Massimo Alesi – che l’Unesco ha voluto significare come rilevante nell’iscrizione della festa della Perdonanza nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”.