Anche il sottosegretario alla Cultura Giammarco Mazzi ha partecipato alla cerimonia di apertura della 729esima Perdonanza celestiniana intervenendo poco prima dell’accensione del braciere, sul palco allestito a Collemaggio.
“La Perdonanza ha un significato importantissimo – ha detto – prima di tutto storico in quanto festa sacra, ma soprattutto moderna e attuale, in quanto trasmette dei valori non consueti, non frequentati come il perdono che è alla base della misericordia. Non voglio addentrarmi in un ragionamento spirituale, perché c’è chi più di me può farlo – ha aggiunto Mazzi – ma è significativo che questo valore venga trasmesso qui davanti questa basilica, valorizzata a mio avviso in maniera importante da questo allestimento”.
Con Mazzi, già presente alla conferenza introduttiva nella sede del ministero della Cultura a Roma, sono intervenuti anche il sindaco Pierluigi Biondi, il cardinale Giuseppe Petrocchi, il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente ed il presidente della provincia, Angelo Caruso.
Sono stati Tullio De Rubeis ed Italo Ettorre gli ultimi tedofori che condurranno il fuoco a Collemaggio. Il primo, nipote di Don Tullio, promotore della Perdonanza moderna, con il corteo della bolla che, quest’anno, compie 40 anni: fu proprio Don Tullio, infatti, nel 1983 – quando era sindaco dell’Aquila – a ripristinare il Corteo. Floro Panti, presidente dell’associazione Comitato festa Perdonanza Celestiniana Ich, è salito sul palco con i tedofori per leggere la pergamena delle Perdonanze locali.