Angela Nanetti e Stefano Muroni. Sono i vincitori della prima edizione del Concorso letterario nazionale Premio Novelle, che ha visto la partecipazione di oltre 200 racconti, arrivati da 19 regioni. Ieri la cerimonia di premiazione, al Polo bibliotecario circolo Aternino, molto partecipata dal pubblico. Era assente Muroni, che nei giorni scorsi ha avuto un grave lutto.
Il bilancio più che positivo, quindi, per il vicesindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota e per Vincenzo D’Aquino, direttore del Fla, di Libri e altre cose, che hanno creduto in questo concorso e lo hanno portato avanti nei mesi scorsi fino ad arrivare all’appuntamento di ieri, con il supporto della giuria di esperti, presieduta da Antonio Pascale, e della giuria popolare, composta da 249 appassionati di lettura. La giuria di esperti ha scelto “Il canto delle rane” (Neri Pozza) di Nanetti, , mentre la giuria popolare “Gli ultimi indiani di bonifica” (Pendragon) di Muroni. E ieri Pascale, ha intervistato i finalisti – il terzo era Savino Monterisi con il suo “Infinito restare” (Radici Edizioni). Uno dei tre finalisti, Stefano Muroni, era assente perché ha subito un grave lutto qualche giorno fa.
“Il Premio Novelle ha saputo mobilitare energie, passioni, competenze”, commenta Carota. “La grande partecipazione, anche del pubblico, ci dice che c’è voglia di cultura, di confronto e di storie condivise. Il nostro impegno sarà farne un appuntamento fisso per la città, provando a costruirlo insieme al FLA – Festival di Libri e Altrecose. Fino ad oggi questo progetto ha dimostrato quanto la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini possa produrre risultati soddisfacenti, alimentando costantemente il sapere collettivo”.
“Il bello dei concorsi è che cominciano con un bando e finiscono con degli abbracci”, dice D’Aquino. “Il Premio Novelle ha mostrato che le storie muovono le persone, e che i libri sanno ancora mettere insieme energie e desideri. Ne esce un segnale forte, e anche una responsabilità: far sì che questa prima edizione sia solo l’inizio”.
La casa editrice Pendragon ha inviato una dichiarazione che è stata letta al pubblico presente ieri. Eccola: “In questi giorni il nostro autore e amico Stefano Muroni è stato colpito da un lutto dolorosissimo, ragione per cui non è qui presente. Solo un avvenimento grave come questo ha potuto distoglierlo dal seguire la sua “creatura”, perché la scrittura, insieme al cinema, rappresenta la sua passione. Fin dal volume saggistico sulla città di Tresigallo, suo paese d’origine, la collaborazione tra noi è stata felice e proficua. Ad esso hanno poi fatto seguito libri di narrativa tra i quali Rubens giocava a pallone che ha vinto il Premio Acqui Storia 2021 nella sezione Romanzo storico. La raccolta qui selezionata, si collega molto strettamente alla storia di questo romanzo, perché prosegue il racconto già lì iniziato sugli uomini e le donne del Basso ferrarese, terra di povertà, lavoro duro ma anche grande umanità.
A nome nostro quindi, e soprattutto a nome di Stefano Muroni, ringraziamo calorosamente il Premio Novelle, esprimendo nello stesso tempo vicinanza e affetto al nostro autore in questo difficilissimo momento della sua vita”.
Il concorso è inserito nel progetto “Le novelle della Nuova Pescara”, finanziato (con 70mila euro) dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) del ministero della Cultura, promosso dal Comune di Pescara in partnership con Mente Locale ASP/ETS, Movimentazioni Aps, Cunta Terra Aps, Arci Pescara Aps, Ass. SmartLab Europe, Scuola Macondo Aps.
Comunicato stampa