Non ci sarebbero dubbi sull’origine dolosa del rogo che nella notte ha distrutto 2 auto (una Jeep e una Smart) del presidente del Pescara Calcio Daniele Sebastiani. L’episodio è accaduto intorno alle 3.30, all’interno del cortile dell’abitazione del massimo dirigente del club. A lanciare l’allarme, lo stesso presidente della squadra che milita in serie A. L’incendio è stato spento dai vigili del fuoco allertati dalla polizia. Domenica scorsa, sia prima che dopo la partita casalinga con il lazio, persa 6 a 2, i tifosi avevano contestato con forza Sebastiani il quale non aveva escluso di poter lasciare la società a fine stagione. Sull’episodio indaga la Digos di Pescara. «Al presidente del Pescara calcio, Daniele Sebastiani, va tutta la mia solidarietà per aver subito un gesto tanto vile quanto pericoloso». Così il sottosegretario alla Giustizia, senatrice Federica Chiavaroli, su quanto accaduto. «La violenza e le intimidazioni devono essere respinte senza se e senza ma. Abbiamo appena visto a Vasto quanti danni possano essere causati quando si innesca una spirale della violenza» conclude Chiavaroli.
Solidarietà di Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara
«Un gesto di inciviltà e disprezzo verso un’intera comunità che deve trovare, anche nello sport, la strada per costruire un sano senso civico nel rispetto di tutti i soggetti che la costituiscono» commenta, così, il Presidente della Camera di Commercio di Pescara, Becci, il gravoso episodio che ha coinvolto il Presidente Sebastiani e che ha visto un incendio doloso, in piena notte, appiccato a due delle sue autovetture parcheggiate dentro il cancello di casa. «Niente può giustificare un tale atto di vandalismo: come rappresentante di un’istituzione, e come grande tifoso, esprimo tutta la mia solidarietà al club della Pescara Calcio che ha, sempre, mostrato passione ed impegno verso il raggiungimento di un buon campionato. Gli errori che pur potranno esserci, magari testimoniati da diverse sconfitte, – ha aggiunto – non devono far perdere di vista il senso della tolleranza e del rispetto verso il lavoro e l’impegno di tutti. Chi ha dimostrato, in questa vicenda di non essere all’altezza della serie A non è la squadra ma una cellula della tifoseria violenta e subdola che è ben lontana dall’idea di civiltà. E’ proprio in una fase di bisogno come questa, in cui il risultato non è quello sperato, che tutti i pescaresi hanno il dovere di fare squadra con i giocatori, lo staff tecnico e la società per mostrare vicinanza e solidarietà più che mai necessarie in certi momenti. Mi auguro di non dover mai più leggere una pagina tanto triste della storia della nostra città ed esprimo, unitamente alla giunta camerale, la massima vicinanza al club fino alla fine di questo controverso campionato».
Fonte AGI
Foto di: IlPescara