“Nella Commissione Controllo e Garanzia del 7 agosto, presieduta da Paolo Sola e della quale sono vice presidente, si è discusso della mancata programmazione dell’eliminazione dei parcheggi, dei lavori in ritardo su corso Umberto e dei grandi disagi tra cittadini e commercianti.
La parte politica interlocutrice è mancata (il sindaco che si è tenuto le deleghe è troppo impegnato per adempiere ai doveri delle Commissioni) e solo i tecnici comunali sono rimasti a rispondere alle tante domande e richieste delle Associazioni di Categoria: problemi dovuti alla mancanza di previsione degli effetti dei cantieri, dai ritardi alla loro non attenta pianificazione.
E ascoltando attentamente, un fatto è venuto fuori prepotentemente alla mia attenzione, che conferma la correttezza dell’impostazione dell’impegno di tante Associazioni e Cittadine e Cittadini per scongiurare il progetto dell’area di risulta con la sede della Regione:
i parcheggi non basteranno mai.
La mancanza di visione ha portato a pensare che i parcheggi debbano essere in centro, solo in centro e sempre in centro. E anche se ne metteranno altri, insieme ai nuovi attrattori, come terminal bus e sede della regione, altri ne serviranno ancora.
Il centro sta diventando il buco neri dei parcheggi, perché non c’è altra pianificazione o visione della mobilità: le auto devono arrivare tutte in centro, dove incredibilmente c’è la più alta capienza di stalli e altri arriveranno e arriveranno, avvitando senza fine l’attrazione delle auto, che sempre in centro verranno sempre più calamitate.
Nessun pensiero verso una nuova mobilità legata a nuovi parcheggi esterni di scambio.
Nessuna alternativa.
La governance della città ha educato le persone a pensare che questo sia l’unico modello di sviluppo urbano esistente, e di conseguenza ben si comprende la pianificazione dell’area di risulta: parcheggi sopra e sotto, e quindi terminal bus, sede Regione, e quindi altri parcheggi di nuovo sopra e sotto, gli uni che attraggono gli altri, a verde quel che rimane.
Tutti devono arrivare in centro in auto, non c’è altro modo a Pescara, e questo sarà il grande buco nero divoratore degli stalli che non saranno mai sufficienti, e il centro sarà sempre più nel futuro sommerso dalle auto.
Pescara non è un centro commerciale, ma proprio in questo lo stiamo trasformando perchè appunto il Centro Commerciale, nel suo immaginario, corrisponde al nostro modello ideale urbanistico, l’unico che si riesca a concepire: parcheggiare per andare in un posto dove passare per poco tempo, fare quel che serve e poi scappare, per buona pace delle vivibilità, della salute e della Città.” Così Simona Barba Consigliera AVS – Radici in Comune
Comunicato stampa