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“Pescara è la città meno sicura d’Abruzzo”

I dati del dossier del Sole 24 Ore. Sinistra Italiana Abruzzo: "Non servono solo divieti e repressioni a colpi d'ordinanze; la cultura della sicurezza si costruisce con l’educazione e la prevenzione”.

“Gli spari in strada, l’altra sera a corso Manthoné, sono la punta di un iceberg: Pescara è la meno sicura d’Abruzzo, come mostra il dossier del Sole 24 Ore. Le azioni della giunta Masci sono, evidentemente, solo propaganda: la destra è bocciata proprio nel suo cavallo di battaglia. Non servono solo divieti e repressioni a colpi di ordinanze, la cultura della sicurezza si costruisce con l’educazione e la prevenzione”.

Così Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana interviene alla luce del panico seminato sabato sera a Pescara vecchia da uno scooter, ed esaminando il dossier del Sole24 Ore sulla criminalità in Italia nel 2025, la classifica annuale che fotografa delitti e reati denunciati l’anno precedente in 106 province d’Italia. Pescara è al 31esimo posto in Italia. “Con 3690,5 denunce ogni mille abitanti, Pescara ha l’indice di criminalità peggiore d’Abruzzo, anche peggio dell’anno precedente – precisa Licheri -. In particolare, per stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, danneggiamenti Pescara si piazza tra le prime 30 peggiori province d’Italia”. Seguono, ma da metà classifica, le altre province. Teramo è al 53esimo posto in Italia con 3209,5 denunce ogni mille abitanti, in calo rispetto all’anno precedente: resta in zona alta per sfruttamento della prostituzione; Chieti è al 79esimo posto con 2820,7 denunce ogni mille abitanti; L’Aquila è all’86esimo posto con 2747,7 denunce ogni mille abitanti, ma con situazione in peggioramento per numero di denunce e per piazzamento in zona rossa negli stupefacenti.

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