Ristoranti e bar aperti a pranzo e a cena con prenotazione obbligatoria, negozi aperti anche in zona rossa, spostamenti consentiti tra comuni per andare dal proprio artigiano o commerciante di fiducia e rinegoziazione dei canoni di locazione. Si potrebbe e vorrebbe cambiare marcia a Pescara, a seguito di alcune proposte ufficiali che sono state avanzate da Confartigianato al Prefetto, il dottor Giancarlo Di Vincenzo. Così si legge sull’Ansa Abruzzo. La missione è quella di “tutelare il tessuto socioeconomico nel rispetto delle misure anti-Covid“.
All’incontro, virtuale, hanno preso parte il Prefetto, il presidente dell’associazione artigiana, Giancarlo Di Blasio, i vicepresidenti Barbara Lunelli e Paolo Verdecchia ed il direttore Fabrizio Vianale. Confartigianato Pescara ha consegnato il dossier di proposte al Prefetto, affinché “si faccia portavoce delle richieste presso il Ministero“.
Nel corso del confronto, si è parlato anche della sentenza del Tar del Lazio che ha disposto l’annullamento della misura contenuta nel Dpcm del 14 gennaio che escludeva i centri estetici dai servizi alla persona erogabili in zona rossa. Al Prefetto, in tal senso, è stato chiesto di “informare gli organi preposti al controllo su quanto stabilito dai giudici amministrativi”.
A vincere il ricordo al Tar, è stata l’associazione CONFESTETICA, maggiormente rappresentativa degli estetisti, che ha presentato ricorso al TAR Lazio in data 31 dicembre 2020, impugnando i DPCM del 03/11/2020, 03/12/2020 e 14/01/2021 e chiedendo il loro annullamento considerata la discriminazione nelle aperture tra parrucchieri ed centri estetici nelle zone rosse.
CONFESTETICA ha vinto il ricorso con sentenza n. 01862 del 16/02/2021 che ha annullato il DPCM del 14/01/2021 consentendo così l’apertura di tutti i centri estetici in Italia nelle zone rosse.
La sentenza è stata immediatamente esecutiva.