Come sviluppare una forte capacità di resilienza di fronte ai cambiamenti climatici in corso? Come realizzare una cooperazione transfrontaliera tra Paesi diversi dell’area adriatico-ionica, tutti caratterizzati da un forte rischio idrogeologico? Come accrescere la capacità di risposta di ognuno e aiutare il recupero delle aree colpite? Sono i temi al centro della due giorni, conclusa ieri a Pescara, del meeting internazionale tenuto nell’ambito del progetto comunitario “Grecale”, che si colloca nel programma della Ue “Interreg IPA Adrion 2021-2027”.
Ospiti per due giorni di Cna Abruzzo, che prende parte al progetto, sono arrivati infatti i partner provenienti dalla Macedonia Orientale, dal Montenegro, dalla Bosnia-Erzegovina, dalla Croazia e dalla Grecia, oltre che dell’Agenzia regionale per le Attività irrigue e forestali della Regione Puglia: tecnici qualificati in grado di condividere buone prassi, strategie e modelli operativi. Presente anche Emanuele Buffolano, presidente nazionale del MODAVI-Protezione Civile.
Dalla Grecia sono sbarcati in Abruzzo i tecnici del Centro di Ricerca e Innovazione “Athena” nelle Tecnologie dell’Informazione, Comunicazione e Conoscenza; dalla Croazia i rappresentanti della Contea di Varaždin; da Cetinje (Montenegro) gli esponenti dell’Agenzia per lo Sviluppo e il Supporto alle Imprese; dal Cantone Erzegovina-Narenta (Bosnia ed Erzegovina) i componenti dell’Amministrazione della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco; dalla città di Skopje (Macedonia del Nord), infine, dirigenti dell’impresa pubblica “Parchi e Verde Pubblico”.
L’incontro pescarese fa parte del calendario di incontri che i partner hanno messo a punto, e che ha già portato a vertici tenuti nei mesi scorsi negli altri Paesi partecipanti.
Comunicato stampa