“Quella che il consigliere regionale del partito democratico, Antonio Di Marco, sta portando avanti in questi mesi, relativamente alla questione degli espropri per gli interventi infrastrutturali della ferrovia Pescara-Roma, è ormai chiaro a tutti: una battaglia puramente politica e di facciata sempre più fuori luogo considerando che la campagna elettorale per le amministrative si è chiusa da tempo. Ormai Di Marco, cavalcando la polemica ed ergendosi a paladino dei diritti dei cittadini, dilaga ovunque con dichiarazioni che spesso non sono altro che fumo negli occhi. Ma questa è una storia vecchia. Una battaglia, la sua, iniziata proprio in concomitanza con l’avvio della campagna elettorale e, dunque, in clamoroso ritardo rispetto a quella che cittadini e associazioni avanzano dal 2021. Purtroppo, però, Di Marco non fa che esacerbare gli animi della cittadinanza provando a convincerla che una certa strada sia realmente percorribile attraverso una protesta ad oltranza. E’ evidente, invece – e Di Marco lo sa bene – come tale presa di posizione non porti da nessuna parte: non è solo il sottoscritto ad evidenziarlo ma anche i quattro sindaci di Manoppello, Scafa, Alanno e Rosciano – di cui due proprio del centrosinistra – che con tanto di lettera chiedono a Di Marco un modus operandi più responsabile. Ma questo l’esponente del Pd non lo fa sapere. Sarebbe necessario che chi ricopre un ruolo istituzionale così importante suggerisca buon senso e ragionevolezza, evitando di alimentare e soffiare sul fuoco”.
Lo afferma il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa.