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Pescina: chiarimenti per richiesta consiglio comunale

Riguardo all'impianto irriguo

Rassegnate le dimissioni dell’assessore di Pescina Soricone

L’amministrazione Zauri dichiara in merito alla convocazione del Consiglio Comunale si è risposto in maniera cauta, esaustiva e chiarendo anche i motivi della sua non  convocazione, che non avrebbe comportato alcuna votazione.

Tutto ciò non sta neanche a significare, che si vuol essere silenti  su argomentazioni care a tutti i cittadini di Pescina e della Marsica intera.

Pensiamo che le eresie e le strumentalizzazioni siano arrivate ad un punto di massima esasperazione. Noi crediamo che i periodi di campagna elettorale debbano avere reale fondamento e soprattutto dare chiarezza su argomentazioni, senza speculazioni sterili.

Si è arrivati ad un punto dove non si fanno proposte, ma semplicemente si cerca di buttare “fumo negli occhi”  tanto da creare solo ed esclusivamente malumori e diffidenze verso la politica all’interno della nostra comunità.

Calandoci  sulle argomentazioni  tecniche  dell’impianto irriguo, o meglio, del suo futuro progetto, vogliamo partire dal fatto che una captazione a monte del fiume Giovenco già esiste e va a servire un impianto che tutti oggi conosciamo, che esiste da ottant’anni e sappiamo anche le mille problematiche che possiede.

Visto che viene riportata in memoria la delibera del consiglio comunale del 29/02/2020 è giusto ricordare che l’allora consigliere di minoranza Zauri, oggi attuale Sindaco della Città di Pescina, fece un’istanza subito  inserita in delibera per salvaguardare proprio il fuori fucino, mettendo già allora in chiaro che il nuovo progetto doveva includere il rifacimento dell’impianto, che deve servire anche  i terreni del fuori fucino, ricadenti nei comuni di Pescina, San Benedetto dei Marsi, Cerchio e Collarmele.

Bene che tutti sappiano che è stato molto chiaro, delucidativo  e costruttivo l’incontro fatto presso il Consorzio di Bonifica, tenutosi il giorno 5/03/2024 alle ore 11.30 presso la sede in piazza Torlonia ad Avezzano.

Molti sono stati gli aspetti chiariti sia sulla situazione attuale che quella futura, soprattutto dove  il nuovo Consiglio di Amministrazione presieduto dal Presidente Di Pasquale, dai suoi collaboratori amministrativi e direttori tecnici, che hanno dato la piena disponibilità a risolvere i problemi attuali dell’impianto esistente e futuri, vista la chiarezza e la determinazione con la quale l’Amministrazione Zauri si è seduta al tavolo dopo la relativa richiesta, accolta in tempi celeri.

Per la realizzazione del progetto definitivo si stanno ancora rilevando moltissimi dati tecnici, che poi sono fondamenta per lo sviluppo di quello che potrà essere la rete irrigua a sostegno dell’intera piana fucense e del fuori fucino.

In merito alle affermazioni, ci rammarica leggere dei comunicati stampa da parte dell’intera minoranza di Pescina, dove vengono riportate  dichiarazioni errate. È chiaro e palese che chi ha riportato le notizie forvianti era disattento  dal discorso fatto, o altro che l’abbia potuto confondere su ciò che ha dichiarato ad una sala che non era fatta di persone di parte, ma tutti erano presenti per conoscere,  ascoltare e capire l’Assessore regionale in carica.

Quindi è giusto ricordare e dare anche la notizia esatta che i terreni di Trasacco e Luco vengono oggi irrigati con i pozzi che si trovano a strada 33, lontani ad oggi dal fiume Giovenco.

Questa amministrazione tiene a ricordare a tutti che negli ultimi anni trascorsi sono stati realizzati interventi  per  contribuire ad un migliore  stato manutentivo e paesaggistico del nostro fiume.

Crediamo che dopo tutto ciò che si è passato,   gli amministratori hanno il dovere sia di trasmettere tranquillità alle persone e non confondere nel dare solo messaggi, che incrinano rapporti interni alla comunità. Inoltre per quanto riguarda l’impianto irriguo sono state fatte diverse richieste da parte dell’amministrazione comunale di Pescina ad Arap che si sta occupando della progettazione.”

Per questo ancora oggi resta più che attuale che il “detto e raccontato ha sempre due versioni diverse” .

 La verità  va citata senza pregiudizi, evitando di strumentalizzare la storia raccontata da Silone  il quale amava e difendeva la sua “Fontamara” proiettandola in un futuro migliore.

 

Comunicato stampa

 

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