Così come preannunciato domenica nel corso dell’assemblea pubblica, questa mattina abbiamo convocato un Consiglio comunale straordinario, al fine di trattare le criticità legate al nuovo progetto, pubblicato dall’ARAP, per la realizzazione della rete in pressione idrica nella piana del fucino. Rispetto a determinate scelte così penalizzanti per il nostro territorio, occorre una risposta ferma, decisa e compatta del massimo consenso cittadino. Auspichiamo pertanto che il documento predisposto possa essere condiviso anche dall’opposizione per inviare un messaggio chiaro alla Regione e ai soggetti attuatori: l’acqua del Giovenco non si tocca. Una posizione che questa Città ha espresso sin dall’inizio del dibattito pubblico, avviato nel lontano 2012, quando con Deliberazione n. 33 del 9.11.2012, rispetto all’ipotesi lanciata a Celano dove è stata prospettata l’ipotesi della captazione del fiume Giovenco per risolvere i problemi dell’irrigazione fucense, l’Assessore Tiziano Iulianella chiese al Consiglio comunale di pronunciarsi al riguardo e, unanimemente, deliberò la contrarietà “ad ogni intervento progettuale che preveda la captazione del fiume Giovenco per distrarre le acque in territori diversi non limitrofi al fiume Giovenco”. In seguito tale posizione è stata ripresa e ripetuta più volte sia dallo stesso Consiglio comunale, con la Deliberazione n. 52 del 28.11.2013, che dalla Giunta, con la deliberazione n. 44 del 7.7.2015. La proposta di Delibera, formulata dal Vicesindaco Tiziano Iulianella, vuole innestarsi in questo percorso, chiaro e trasparente, dove la posizione dell’Ente è stata affidata agli atti tipici della pubblica amministrazione, e non solo alle parole pronunciate nelle riunioni e nelle assemblee. In questo documento, che verrà discusso sabato pomeriggio, sono evidenziati, puntualmente, tutti i passaggi dell’iter amministrativo che ha condotto alla scelta prima condivisa dai portatori d’interesse e all’approvazione successiva del progetto nel 2018, fino ad arrivare alla recente Delibera della Giunta regionale che – di fatto – ha riportato le lancette indietro nel tempo e dato il via alla riformulazione di un progetto che non condividiamo. Nel documento proponiamo di deliberare che questa Città è favorevole a qualsiasi ipotesi progettuale per risolvere le criticità legate all’uso e alla disponibilità della risorsa idrica nella Piana del Fucino, purché non venga derivata (o accumulata) l’acqua del Fiume Giovenco a monte dell’abitato di Pescina. Inoltre chiediamo di avviare un tavolo di confronto, insieme ai soggetti attuatori, per sviluppare un’altra ipotesi progettuale nella direzione da noi auspicata e di evitare di perdere ulteriore tempo per la realizzazione di un’infrastruttura vitale per il comparto agricolo della Marsica, con il rischio di far tornare indietro le risorse assegnate con il Masterplan della Giunta D’Alfonso. Siamo stanchi di assistere al fatto che, ad ogni rinnovo di amministrazione, si cancella con un tratto di penna tutto ciò che quelli di prima hanno prodotto per avanzare qualcosa di diverso. È giunto il momento di decidere, ma non ci si può chiedere di rimanere silenti dinnanzi alla sottrazione di buona parte delle acque del Giovenco sostenendo che al nostro fiume verrà garantito il deflusso minimo vitale. Ci sembra il tragicomico accordo raccontato da Silone nel celebre romanzo di Fontamara dove: i ¾ dell’acqua venivano assicurati all’impresario ed i restanti ¾ ai cafoni di Fontamara, complice l’avvocato del popolo “Don Circostanza” che, pur mostrando di rappresentare gli interessi dei fontamaresi, finisce per fare gli interessi di chi comanda.
Il prossimo appello alla partecipazione della cittadinanza, dunque, è per sabato 29 febbraio p.v., alle ore 15:30, nella Sala consiliare del Palazzo municipale, momento nel quale il Consiglio si esprimerà per la difesa delle acque del fiume Giovenco. Il nostro auspicio è che venga approvato all’unanimità il documento, poiché per certe battaglie non esiste colore politico, ma la sola difesa del territorio.
In ultimo, rispondendo al Presidente di Confagricoltura Lobene, ci preme rilevare come qualche giorno fa la Giunta regionale ha dirottato 15 mln di euro per l’acquisto di nuovi treni, funzionali anche alla velocizzazione del collegamento ferroviario delle aree interne, su alcuni investimenti per la costa e più precisamente per gli adeguamenti dei porti di Vasto e Giulianova. Lo stesso importo che i progettisti dell’Autorità di Bacino hanno stimato nel progetto, approvato nel 2018, per la realizzazione del bacino di accumulo a valle di Pescina, che sarebbe servito ad immagazzinare la risorsa idrica durante la stagione non irrigua. Considerato che il problema principale è legato alla mancanza di risorse disponibili per la realizzazione dell’intero impianto irriguo del fucino, per cui bisogna dare priorità ad alcuni interventi rispetto ad altri, perché il Presidente Lobene ed i rappresentanti in Regione sono allarmati dalla nostra azione posta a salvaguardia del fiume Giovenco e non si preoccupano, invece, delle risorse investite sulla costa anziché sull’agricoltura fucense?