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Pestilli-Cecilia (Cpo) su giornata salute mentale

"Femminicidio Lettomanoppello. Non basta indignarsi"

Oggi, 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, la Commissione Pari Opportunità (CPO) della Regione Abruzzo è chiamata a un duplice, doloroso, dovere. “Se da un lato ribadiamo che il benessere psicologico è essenziale per ogni cittadino – scrive la presidente Rosa Pestilli – dall’altro non possiamo tacere l’orrore, di fronte al femminicidio nel Pescarese. La notizia del delitto avvenuto a Lettomanoppello (PE), che ha strappato la vita a una donna, ci colpisce al cuore e ci ricorda con drammatica urgenza che la violenza di genere è la manifestazione più estrema e letale di un profondo disagio sociale e culturale”.

“Questo atto non è un ‘raptus’, ma il culmine di una violenza psicologica, relazionale ed emotiva che distrugge la salute mentale delle vittime prima ancora che la loro vita. La salute mentale è anche un tema di sicurezza sociale, che ci impone di non tollerare il sistema patriarcale e lo stigma che costringono le donne a vivere nella paura e nel silenzio.”, afferma Maria Rosita Cecilia, vicepresidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Abruzzo e membro della CPO”. “Il nostro impegno come CPO – sottolinea Pestilli – acquista oggi un significato ancora più impellente. Non basta indignarsi; serve un’azione strutturale per proteggere i cittadini e rafforzare il loro benessere psicologico. Seguendo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), riconosciamo che alcune categorie sono esposte a un rischio maggiore di sofferenza mentale a causa di disuguaglianze strutturali, discriminazioni o condizioni di vita precarie. La nostra azione è prioritaria per: donne, in quanto principali vittime di violenza di genere e discriminazione: La paura e lo stress derivanti dalla violenza subita o potenziale hanno un impatto devastante sulla loro salute mentale; giovani e adolescenti: Aiutare a decostruire i modelli tossici di relazione e fornire supporto psicologico precoce; anziani e persone con malattie croniche: contrastare l’isolamento e la solitudine che aumentano il disagio psicologico; persone con disagio socio-economico, migranti e minoranze: fornire accessibilità alle cure per chi già affronta la vulnerabilità sociale. Il Nostro Piano d’Azione in Abruzzo, – spiegano i vertici CPO – si pone i seguenti obiettivi: stop allo stigma e al silenzio, promuovendo la cultura dell’aiuto e dell’ascolto, fondamentale per intercettare il disagio prima che degeneri; rafforzamento della Rete Antiviolenza. Sostenendo e promuovendo i Centri Antiviolenza e i servizi di sostegno psicologico sul territorio, come luoghi essenziali per la salute e la sicurezza delle donne; prevenzione educativa, lavorando nelle scuole con progetti come “On The Road” per educare al rispetto, alle pari opportunità e alla cultura delle emozioni, combattendo la radice della violenza”. Conclude Rosa Pestilli, Presidente della CPO: “In questa giornata di commemorazione e di dolore, la CPO della Regione Abruzzo invita tutti a non restare indifferenti. Ogni volta che si nega supporto psicologico o si tollera una prevaricazione, si alimenta un sistema che, nei casi più estremi, può culminare in tragedie come quella di oggi. Chiedere aiuto è un atto di coraggio. Offrire aiuto è un dovere sociale. Siamo al fianco della comunità e delle Istituzioni per trasformare il dolore in un impegno concreto e senza sosta per la salute mentale e la sicurezza di tutte le cittadine e i cittadini abruzzesi”.

Comunicato stampa

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