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Pezzi di bombe pure nei campi arati: le devastanti immagini di Monte Ruzza

Ennesima situazione incresciosa in un vecchio poligono militare dell'esercito con rifiuti bellici sparsi ovunque nelle aree protette, nuovo intervento della Stazione Ornitologica Abruzzese

Pezzi di ordigni nei campi coltivati appena arati a Monte Ruzza nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: si tratta dell’ennesimo scandalo che riguarda i poligoni dell’esercito in Abruzzo, in parte abbandonati.

A rivelare lo stato in cui versa anche il poligono abbandonato di Monte Ruzza, dopo quelli di Monte Stabiata (ancora attivo) e Monte Sirente, è per ancora una volta la Stazione Ornitologica Abruzzese che torna a chiedere la bonifica delle aree e le analisi dei terreni e delle acque per verificare l’eventuale contaminazione del suolo.

Gli attivisti hanno presentato un esposto in cui da un lato si riepiloga tutti gli obblighi finora violati dall’Esercito e dall’altro illustra gli interventi da mettere in campo, sulla base di un dossier tecnico dell’Agenzia dell’Ambiente del Governo USA circa le bonifiche dei poligoni militari.

Nel frattempo a seguito delle due lettere della SOA sono intervenuti il comune di Barisciano, il Ministero della Transizione Ecologica, la Provincia di L’Aquila e la ASL, chiedendo a vario titolo informazioni e interventi.

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