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Pezzopane: “Area chirurgica e anestetica in sofferenza, così muore ospedale”

La denuncia della deputata dem: "È in pericolo la salute dei cittadini"

“L’Area chirurgica ed anestetica del nostro ospedale San Salvatore è in grande sofferenza, se le istituzioni locali continuano a fare la politica di svuotamento in corso, faranno morire l’ospedale. Non è un caso che sia stato chiesto un incontro urgente al direttore generale da parte di tutti i primari dei reparti operativi. Incontro che mi auguro venga fatto immediatamente visto che già più volte sono state fatte richieste di personale e materiali, purtroppo disattese. Ci vuole un intervento immediato e concreto, è in pericolo la salute degli aquilani. Si sta scherzando con il fuoco. Regione e Comune nascondono i problemi, o se qualcuno li solleva – come ho fatto di nuovo qualche giorno fa – li negano e parlano della preistoria. Forse non si sono resi conto ma la destra governa la regione da 3 anni ed il comune da 5, ma in questi anni ci è accelerato un processo negativo che va interrotto. Non staremo a guardare questo scempio. Continua un piano di affossamento dell’ospedale aquilano e dell’intera provincia. Nell’area chirurgica ed anestetica c’è un enorme allarme sul personale con liste di attesa enormi e con arretrati allucinanti. Mancano medici, infermieri, amministrativi”.

Così la deputata Stefania Pezzopane rilancia sull’allarme ospedale San Salvatore e sulla richiesta di risorse e personale per la sanità aquilana, alla luce dell’incontro urgente richiesto al direttore generale dai medici della Chirurgia ed Anestesia per domani.

“L’ospedale dell’Aquila è quello con la maggiore mobilità attiva, così si perde questa caratteristica di eccellenza e si costringe a cercare altrove il luogo della cura e dell’intervento. Inoltre mi arrivano notizie di forniture di dispositivi medici scarse quantitativamente e non di qualità. Tutto si basa sulla valutazione dei costi e non della qualità e della sicurezza del paziente e di chi opera nella struttura con dispositivi inadeguati”. aggiunge.

“Bisogna subito che la regione intervenga con adeguate risorse, riequilibrando immediatamente la schizofrenia costiera che Marsilio ha aggravato in maniera esponenziale. Il Sindaco massima autorità sanitaria della città, trovi il coraggio di dire a Marsilio un gigantesco BASTA e ai metta al servizio della città e non al servizio di Marsilio – conclude – Si vada immediatamente incontro alle esigenze di questo ed altri reparti dell’ospedale, ascoltando gli operatori che fanno salti mortali ogni giorno e prendendo atto delle richieste delle organizzazioni sindacali”.

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