“Buon lavoro Presidente Mattarella. 759 voti, compreso il mio, ed un intero paese che ringrazia. L’applauso lungo e commosso in Parlamento è alla sua generosità. Le parole di ieri del Presidente Mattarella sono solenni. E fanno comprendere l’importanza della richiesta del parlamento, ma anche la gravità in cui versa il sistema politico. Mattarella richiama i doveri cui si è chiamati e le prospettive personali”.
Così la Deputata Stefania Pezzopane conclude il sui Diario di bordo ed esprime la sua soddisfazione per l’elezione di Sergio Mattarella.
“Ai doveri “non ci si può sottrarre” e le prospettive personali “non devono prevalere su altre considerazioni”. Parole importanti pronunciate ieri. Abbiamo votato otto volte, è stata una settimana complicata in cui si è sfasciato il quadro politico. In particolare la destra appare spappolata e con pezzi in fuga. I leader della destra hanno voluto giocare la partita come fosse un’anticipazione della prossima campagna elettorale del 2023. Il centrosinistra ed il Pd hanno difeso il Parlamento da blitz e da irresponsabilità”.
“La crisi del sistema politico è evidente e d’altra parte questa legislatura è una legislatura che nasce col vizio d’origine di non avere una coalizione prevalente, le elezioni del 2018 sembrano distanti anni luce, ma il quadro politico che emerse allora, portò al governo prima Lega e 5Stelle, poi all’uscita della Lega e l’ingresso del Pd e Sinistra, e poi con la pandemia siamo arrivati al governo istituzionale del Presidente Draghi. Intanto la crisi economica è pesante e chiede risposte forti, il Pnrr deve essere messo a terra, e la salute dei cittadini rimane una drammatica priorità. Pesano tanto le schede bianche, le attese ed i rinvii, pesano quei nomi di donne buttati lì per giocare a Risiko, pesano i trasformismi di decine di parlamentari che hanno cambiato casacca e schieramento”, aggiunge.
“Pesa il ricatto della Meloni alla destra di governo. Però l’elezione del Presidente Mattarella va protetta. Lui è e sarà un grande Presidente. Dopo la giornata di ieri, l’Italia è più stabile, Mario Draghi a Palazzo Chigi, Sergio Mattarella al Quirinale e un neo-eletto Giuliano Amato alla Presidenza della Corte costituzionale. E’ vero, il sistema è fragile e c’è la necessità di un aggiornamento istituzionale. Spero che in questo finale di legislatura si riescano ad approvare i nuovi regolamenti parlamentari ed una riforma elettorale che ripristini le preferenze e prepari un sistema politico più adatto alle esigenze di rappresentanza dei cittadini. Felice di aver votato un galantuomo della politica e di poter guardare al futuro dell’Italia senza dovermi vergognare del Capo dello Stato, perché questo è il rischio che abbiamo corso. Un grazie particolare al Segretario Enrico Letta, instancabile, fermo nell’obiettivo, coinvolgente e mai divisivo. BUON LAVORO PRESIDENTE MATTARELLA”.