Il segretario provinciale dell’Aquila del Pd, Francesco Piacente, in una nota torna a denunciare la carenza di farmaci negli ospedali.
LA NOTA
Era lo scorso 24 luglio quando, per l’ennesima volta, denunciammo pubblicamente lo stato di grave carenza di presidi e farmaci nei reparti dell’ospedale Santi Filippo e Nicola di Avezzano. Ne seguì una risposta a mezzo stampa della Azienda sanitaria che da subito dava l’idea di un inconsistente tentativo di mistificare la realtà. E infatti, a distanza di oltre un mese da allora, la situazione di crisi è la stessa se non addirittura peggiore.
Siamo quotidianamente destinatari di proteste e recriminazioni contro Regione e Asl per una situazione insostenibile e non degna di un servizio sanitario all’altezza. Continua la carenza di farmaci, da quelli di uso più comune fino agli specifici. Così come scarseggiano in modo ingiustificabile materiali di uso ordinario e necessari per il normale svolgimento delle attività: dalle risme per le stampanti fino ai lenzuolini di carta per i lettini medici.
Dopo questo nostro nuovo comunicato pubblico ci aspettiamo l’ennesima scontata risposta del dirigente di turno. Anche per evitare questo rischio e al fine di agevolare la migliore precisione della risposta, questa volta vogliamo essere dettagliati e pretendere altrettanto dettaglio nel riscontro.
A chi si prenderà carico di rispondere vogliamo chiedere il coraggio di dichiarare e metterci la faccia: è vero o non è vero che manca la disponibilità necessari ai reparti di tachipirina, cardioaspirina, loperamide, pantorc, bisoprorolo, luvion fiale, brufen? E questo per dirne solo alcuni: tutti medicinali che si possono trovare nelle case di chiunque ma non in ospedale, costringendo i degenti a portarli da fuori.
E poi ancora, tra le altre cose mancanti ci risulta siano indisponibili bende orlate, bende elastiche non adesive, adirittura gli elettrodi adesivi per ecg: qualcuno ha il coraggio di smentirci e sopratutto la responsabilità di porre rimedio?
Abbiamo voluto usare maggiore precisione affinché chiarezza, trasparenza e verità siano garantite all’opinione pubblica evitando almeno stavolta un’ennesima risposta retorica. Ci aspettiamo fatti e una soluzione definitiva a questa assurda e sconfortante situazione.