La Cassazione ha accolto il ricorso presentato da Filippo Piccone e Settimio Santilli contro la decisione del Tribunale del riesame che aveva disposto il divieto di dimora a Celano dopo l’inchiesta Acqua Fresca del febbraio scorso.
Sia il sindaco Santilli che l’ex vice Piccone potranno tornare a Celano. La sentenza arriva a quattro mesi dall’arresto nell’ambito dell’inchiesta per presunti appalti truccati.
Santilli e Piccone sono difesi dall’avvocato Antonio Milo del foro di Avezzano.
Un’altra revoca è arrivata nei confronti di Daniela Di Censo, dirigente dell’area amministrativa e finanziaria e arrestata insieme al sindaco Santilli (ai domiciliari) e Piccone, poi dimessosi dalla carica di vicesindaco.