All’inizio l’Inno di Mameli e poi, come degna conclusione, l’Inno d’Europa. Al centro, un dialogo vivace, serrato e approfondito sulle dinamiche europee, sulle principali nozioni di economia e sulla novità dell’euro digitale, tenuto dall’economista di fama mondiale e membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea Piero Cipollone, nato a Cese, frazione di Avezzano, nel 1962. Un figlio illustre della terra marsicana protagonista, assieme agli studenti delle scuole superiori di secondo grado della città di Avezzano, di una mattinata intensa e ricca di spunti di riflessione, nel corso della quale si è discusso sul senso d’Europa oggi e sulla costruzione di un benessere sociale, che parte proprio dagli equilibri dell’economia mondiale, con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni. L’evento, di alto valore umano e formativo, è stato organizzato dal Liceo “Tor-lonia-Croce” di Avezzano, coordinato dalla dirigente Annamaria Fracassi, con il supporto totale dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, che ha sottolineato, in apertura: “Le storie dei nostri concittadini illus-tri sono indispensabili poiché forniscono esempi virtuosi di vita e di carriera ai no-stri ragazzi. Avere, nel mondo, un così alto rappresentante territoriale, ci inorgogli-sce e ci fa sognare in grande. Infonde ai nostri ragazzi la luce dell’ambizione e l’effetto della forza di volontà. La Marsica è un territorio di lavoratori, è vero, ma è ed è stata anche una terra di pensatori: di persone che, con la forza delle loro idee e del loro pensiero originale, hanno avvicinato metaforicamente continenti di-versi e rivoluzionato aspetti della società. Entusiasti di poter contare su un concit-tadino di così alto profilo”. Ha parlato dell’internazionalizzazione della scuola abruzzese e dei suoi egregi risultati, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Massimiliano Nardocci. Laureato in Economia presso l’Università “La Sapien-za” di Roma, dopo aver maturato una formazione classica ed umanistica nel siste-ma scolastico di Avezzano, Piero Cipollone ha continuato gli studi, con intelligen-za e caparbietà, in California, presso l’Università di Stanford, tra le più prestigiose degli Stati Uniti d’America. Ha operato per 15 anni nella Banca d’Italia, divenendo nel 2007 prima Commissario straordinario e poi presidente dell’Istituto nazionale di ricerca INVALSI. Arriva, poi, a ricoprire l’incarico di direttore esecutivo della Banca Mondiale in rappresentanza dell’Italia. Nell’autunno del 2023, viene nomi-nato componente dell’executive board della BCE, dopo aver rivestito il ruolo di vice direttore generale della Banca d’Italia. Cipollone, commosso, nel corso del suo intervento, ha ricordato la figura dell’economista Ezio Tatarella, ammazzato dalle Brigate Rosse durante un attentato, nell’anno 1985: fu decisivo per la sua forma-zione accademica e professionale. “Cosa può fare l’Europa per noi? – ha detto Cipollone – Forse sarebbe il caso di chiedersi cosa possiamo fare noi per l’Europa, perché lavorando e impegnandoci per l’Europa, lavoriamo e ci impe-gniamo per noi stessi e per le nostre comunità. Anche il concetto di studiare fuori o lavorare fuori deve essere superato: tutta l’Italia è casa nostra, così come tutta l’Europa è casa nostra e non ha barriere reali: io, ad esempio, mi sposto da Roma a Francoforte spesso, non accusando mai il senso di “confine” che, a volte, regna so-lo nelle nostre teste. Ai ragazzi dico: siate curiosi, approfondite ciò che vi piace, leggete i giornali tutti i giorni e siate appassionati, ma studiate sempre. La base di tutto è lo studio: io, le mie radici, non le ho mai dimenticate e appena posso torno a Cese per respirare aria di casa e di tranquillità e per riappropriarmi di quella vita di comunità che mi è rimasta nel cuore”, ha concluso. A salutare il noto economista di fama mondiale, il Vescovo dei Marsi Mons. Giovanni Massaro, il viceprefetto Giro-lami, l’assessore alla cultura della Regione Abruzzo Roberto Santangelo e il con-sigliere regionale Massimo Verrecchia. Al termine dell’incontro, il professor Franco Letta, insegnante di italiano e di latino del dottor Cipollone e dei suoi fra-telli ai tempi del Liceo, ha consegnato all’economista una targa-ricordo a nome dell’amministrazione comunale e del Liceo: “suggello” d’affetto, di stima e di radici condivise.
Comunicato stampa







































