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Pietrucci: “Assurda assenza di Liris in Vigilanza”

Consigliere regionale Pd: "Blocca 10 milioni per il credito e offende le piccole imprese"

Arroganza e indifferenza: solo così si può definire il comportamento dell’assessore Guido Liris che ha disertato la Commissione di Vigilanza in cui stamattina sono stati ascoltati i rappresentanti di tutte le associazioni della piccola impresa abruzzese, letteralmente inferociti per lo stallo che da oltre due anni blocca ben 10 milioni di euro per il credito alle PMI del cratere sismico 2009.

Così il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci che aggiunge: “È una vicenda tristemente nota – denunciata accoratamente dalle organizzazioni di categoria – su cui quasi un anno fa ho presentato una interpellanza (la 144/2020) che ricostruisce la squallida inerzia della giunta regionale”.

“Le risorse nascono dalla Delibera CIPE 25/2018 che nell’ambito del Programma Restart approva “Azioni di sostegno per l’accesso al credito delle imprese”, una esigenza vitale per le piccole e piccolissime aziende del cratere 2009. La precedente Giunta – con le delibere 43/2019 e 128/2019 a firma del vicepresidente Lolli – ne indicò l’utilizzo attraverso un Fondo di Garanzia gestito dai Confidi.
Dopo qualche giorno sono arrivati Marsilio e Liris”, spiega.

“Il 19 marzo 2019 il Ministero del Tesoro accreditò alla tesoreria della Regione la somma di 7.779.693,63 € a valere sui 10 milioni assegnati. Ma nonostante la disponibilità dei fondi tutto è restato fermo.
Dopo appelli, inviti, denunce e proteste, le associazioni il 20 maggio scorso si sono rivolte addirittura al Ministro Giorgetti per chiedergli di intervenire sull’immobilismo della Regione. Tutto inutile.
Oggi era l’occasione di un confronto con le associazioni interessate: Confapi, CNA, Casartigiani, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato. Ma l’assessore Liris non si è fatto vedere.
La sua inerzia è una offesa alle imprese del territorio”, aggiunge Pietrucci.

“Le risorse disponibili consentirebbero di coprire esigenze finanziarie vitali: l’anticipo fatture, il consolidamento delle passività, la copertura di somme iscritte a ruolo. E soprattutto ora, dopo la drammatica crisi del Covid, l’accesso al credito tramite i Confidi, aiuterebbe le micro imprese nei rapporti con le Banche che considerano “sofferenza” qualsiasi mancato pagamento – sottolinea – A conferma dell’inerzia regionale, c’è l’imbarazzante palleggiamento di competenze nella gestione del fondo tra i vari Dipartimenti della Giunta. Non c’è giustificazione che tenga: da due anni e mezzo sono fermi milioni per le piccole aziende. Una vergogna che offende i lavoratori e i piccoli imprenditori”.

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