“L’Amministrazione comunale di Scanno e il locale Circolo del PD hanno da tempo denunciato con un accorato appello alle istituzioni sanitarie abruzzesi, l’assenza del Medico di Base che si protrae a Scanno ormai da un intero anno. L’Assessorato regionale alla Sanità e la ASL1 ancora non provvedono ad assicurare la definitiva sostituzione della dott.ssa Di Rienzo”.
Così in una nota il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci.
“Spero che nessuno si permetta di definire questa situazione una ‘emergenza’ visto che la dott.ssa Di Rienzo il 31 dicembre del 2020 è andata regolarmente in pensione: una circostanza naturale e ampiamente prevedibile che avrebbe dovuto attivare per tempo i meccanismi sostitutivi in modo da evitare anche un solo giorno di ‘vacatio‘. E invece, la sostituzione provvisoria col dott. Di Lollo è avvenuta dopo un mese abbondante e a settembre scorso si è conclusa. Da allora i cittadini di Scanno per lo più anziani sono senza medico di base. Questa vergogna si aggiunge alla sospensione delle attività dell’Ambulatorio vaccinale presso il Distretto Sanitario di Base e all’assenza di un pediatra. La conseguenza assurda è che anziani, cittadini, genitori e bambini devono fare 120 km tra andata e ritorno per una visita medica percorrendo strade impervie soprattutto in inverno”, aggiunge.
“L’intera Valle del Sagittario vive questa penosa e vergognosa emarginazione. Purtroppo non è l’unico caso. Disservizi analoghi sono stati denunciati da me e dai residenti interessati nell’area del Parco nazionale d’Abruzzo e a Campo di Giove. Speravamo tutti che inefficienze così assurde non dovessero mai registrarsi. Soprattutto a seguito della pandemia che ha chiaramente dimostrato come la Medicina territoriale e i Presidi sanitari diffusi siano lo strumento più efficace per prevenire non solo la diffusione del Covid, ma ogni forma di malattia. Con l’inizio della brutta stagione questo disagio non può durare un solo giorno in più. La ASL1 assicuri immediatamente una soluzione efficace e stabile che rassicuri la popolazione già troppo provata da questa lunga incertezza. Interrogherò urgentemente l’Assessora Verì per chiarire le responsabilità e per garantire in modo strutturale il diritto universale alla salute, soprattutto di chi vive con coraggio e tenacia in luoghi di montagna a rischio spopolamento”, conclude.