“In mezzo a gufi che affermano che boschi urbani e montani possono crescere come vogliono e dove vogliono, Uncem sta con la scienza. E dopo gli incenti delle ultime settimane, compreso quella di ieri nella Pineta Dannunziana di Pescara, stiamo con gli scienziati. E con gli Ordini degli Agronomi e Forestali e con il loro Consiglio nazionale”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
“L’Ordine di Pescara ribadiva da anni l’appello a ricominciare le attività di prevenzione antincendio con la gestione forestale attiva della Pineta. L’Ordine è chiaro, nella nota di ieri: ‘Attualmente per il piano di assetto naturalistico vigente, la Pineta e le aree del Fosso Vallelunga, per scelta, non vengono manutenute ai fini antincendio. Si è scelto, pericolosamente, di non sfalciare l’erba nei fossi, sotto i Pini e di recintare il tutto lasciando a evoluzione naturale. Stessa decisione in merito alberi morti in piedi o caduti a terra che non vengono rimossi’. Questo per Uncem è assurdo e grave. Mi unisco a quanto affermato nelle scorse ore dal Presidente Matteo Colarossi, ovvero di ‘cambiare immediatamente le scelte del Piano di assetto naturalistico abbandonando i vincoli legati all’evoluzione naturale e attuando una Gestione Attiva Selvicolturale volta a prevenire gli incendi”.
“Il fuoco si combatte a fiamme spente!’. Uncem, con il CONAF, non si stancherà di ripeterlo: il nemico degli incedi e degli incendiari è proprio la selvicoltura preventiva. Gestire permetterà una volta per tutte di valorizzare, proteggere e migliorare in biodiversità e resilienza i nostri boschi e foreste”, questa la conclusione.