«Nel finale la rete che non ci aspettavamo; eravamo sbilanciati in avanti, difendevamo a due. Loro sono stati bravi a capitalizzare l’unica occasione della gara, e alla fine è andata come sapete».
Rassegnato, deluso, rimesso alla legge incontrovertibile del campo, Cristian Di Salvatore, non solo responsabile della società di calcio, ma tifoso, appassionato, condottiero, come lo è stato ognuno dei tanti, tantissimi trasaccani presenti a Raiano e in occasione di ognuna delle battaglie combattute con fierezza e sportività dai rossoblu marsicani.
Ieri la seconda ed ultima occasione per accedere in Seconda consumata nell’arco di una finale secca. Stavolta a contendere il pass il Roio uscito sconfitto dal faccia a faccia ai Play Off col Capestrano, a conclusione del campionato disputato nel raggruppamento A aquilano. Partita maschia ma onesta, tensione neanche troppa, le aspettative, invece, quelle erano martellanti. Novanta minuti regolamentari a reti bianche, poi i supplementari ad allungare l’agonia, il tutto condito dalla supremazia territoriale della Plus Ultra, brava a tenere il pallino del gioco per l’intero arco del match. E invece ecco la beffa nel finale, quella che taglia le gambe e ammutolisce le voci: Leone trafitto a quattro minuti dalla fine da un Sebastiani che difficilmente dimenticherà un gol valso una stagione.
«Dopo dieci minuti di gioco, appena prese le misure all’avversaria – ha continuato Cristian Di Salvatore – eravamo tutti convinti che la partita sarebbe stata giocata a senso unico. Abbiamo sempre dominato il terreno di gioco, abbiamo avuto tante occasioni che, per merito del portiere del Roio, o per mancata cattiveria nostra, non siamo riusciti a concretizzare. So soltanto che a fine partita c’era un silenzio surreale».
Sfuma anche l’ultima speranza di accedere in Seconda Categoria, il campo ha deciso che il Roio lascerà la Terza al pari di Capestrano e Ovidiana. Eppure il dado, forse, non è ancora stato tratto. Se il verdetto del terreno di gioco è stato amaro per i ragazzi di Antonello Colangelo, l’estate e i suoi colori potrebbero riservare alla vecchia Fucense qualcosa di inaspettato.
«C’è la possibilità di presentare domanda di ripescaggio, quanto prima ci riuniremo per capire come comportarci e decideremo il da farsi. Non nego che, personalmente – conclude Di salvatore – al termine della partita, ieri, sono stato colto dallo sconforto più totale; in quei momenti non riesci a realizzare più di tanto, viene persino voglia di mollare tutto. Poi pensi a quei due pullman arrivati da Trasacco, e dentro tutti i bambini venuti a sostenerti, con le lacrime agli occhi, loro che già adesso hanno cucita addosso la maglia della Plus Ultra. A quel punto realizzi che non ti puoi fermare, che devi ripartire. Non so cosa succederà, di certo vincere sul campo è tutta un’altra cosa, e lo dico soprattutto perché avremmo voluto dare questa grande gioia alla nostra gente. Ci tengo di vero cuore a ringraziare la nostra cittadinanza per il calore e l’amore che ci ha sempre dimostrato, nonché l’amministrazione comunale per il supporto morale».