La campagna contro l’abbandono dei microrifiuti ha portato buoni risultati. A renderlo il Direttore del Parco luciano Sammarone che aggiunge: «Il futuro è in buone mani, visto che sono stati principalmente i giovanissimi ad aderire, e nelle buone mani ci devono essere soprattutto libri».
Infatti dai primi risultati sulla campagna, emerge a sorpresa un dato: gli escursionisti giovanissimi che frequentano il Parco sono dediti alla lettura e poco social.
Sulle 60 persone circa che hanno portato i microrifiuti trovati sui sentieri in uno dei punti di raccolta in cambio di un libro, la percentuale più alta è rappresentata dai giovanissimi, età media 8/10 anni.
Su di essi e sulle famiglie la campagna ha avuto il migliore impatto con la maggiore partecipazione. I genitori, come da loro stessi riferito, attraverso questa iniziativa, hanno potuto trasmettere i valori del rispetto della natura e del riciclo ai propri figli, e, con i libri, li hanno tenuti lontano dai social network.
E, in linea con questo principio, molti genitori hanno preferito inviare la testimonianza fotografica via email anziché pubblicare la testimonianza della pulizia, sui social network, come invece richiesto dalla campagna.
Il periodo di maggiore raccolta è stato il mese di agosto ed i sentieri maggiormente battuti dai “turisti spazzini” sono stati i classici Val Fondillo e Camosciara. Ma vanno segnalate raccolte di micro rifiuti anche in Cicerana, Vallone Cavuto e lungo il lago di Barrea. In cambio di 30 libri consegnati, sono stati raccolti 74 rifiuti singoli, suddivisi in svariate bottiglie di vetro, lattine, bidoncini in alluminio, scatolette di tonno, palline di carta stagnola, e tanto tanto altro ancora.
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