Ammonta a venti milioni di euro, per progetti di rigenerazione urbana e riqualificazione delle arterie stradali, il finanziamento destinato al Comune dell’Aquila nell’ambito delle risorse stanziate con il fondo complementare al Pnrr da 1,8 miliardi per le aree colpite dai terremoti 2009 e 2016/2017.
A darne l’annuncio è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al termine della riunione della cabina di regia svoltasti questo pomeriggio. Il plafond per le due misure ha un valore totale di 85,8 milioni.
“È passato il principio che il Comune dell’Aquila, su queste linee di intervento, potrà contare su una quota che si aggira attorno al 25% dell’importo complessivo. – ha commentato il primo cittadino – Si tratta di fondi immediatamente disponibili che addirittura potrebbero essere fruibili già prima di Natale. Somme che si aggiungono a quelle ‘ordinarie’ stanziate per la ricostruzione, con le quali sarà possibile effettuare interventi aggiuntivi a quelli già programmati”.
“La ripartizione iniziale, per quanto riguarda la rigenerazione urbana, prevedeva inizialmente una cifra di 1,9 milioni, successivamente portata a circa 10,5 e, infine, ulteriormente ritoccata fino a raggiungere la quota di 15 milioni” ha spiegato il primo cittadino
“Un risultato molto significativo, giunto al termine di un lungo e proficuo confronto con i coordinatori dei sindaci del cratere 2009, a dimostrazione di grande maturità e unità d’intenti che ha consentito, nell’ambito di una strategia unica di sviluppo disegnata con il titolare della Struttura di missione, Carlo Presenti, e con il Commissario per il sisma del Centro Italia, Giovanni Legnini, di rivendicare una autonomia decisionale. – conclude Biondi – Con questo traguardo viene sanata, definitivamente, una frattura tra città e territorio che negli anni scorsi aveva caratterizzato i rapporti tra il capoluogo e i 56 comuni colpiti dal sisma di 12 anni fa e che, invece, oggi si propongono in maniera coesa e pronta per affrontare le sfide previste dalle altre misure del Fondo complementare e quelle che verranno con il Piano nazionale di ripresa e resilienza”.