Primi scambi tra la categoria degli imprenditori edili e la Regione Abruzzo in vista dell’arrivo delle risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; lo strumento cioè, con cui il Governo Italiano accede alle risorse economiche europee stanziate dal Next Generation EU. Si è tenuto lunedì sera a palazzo Silone a L’Aquila un primo incontro con il Presidente Marco Marsilio e l’Assessore alle Aree Interne Guido Liris al quale hanno partecipato, con la Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, rappresentata dalla Presidente Antonella Ballone e dal Vice Gianni Frattale, e di Chieti Pescara, rappresentata dal Presidente Gennaro Strever, tutto il Consiglio di Presidenza di ANCE Abruzzo, guidato dal Presidente Antonio D’Intino e costituito dai vice Presidenti Gennaro Strever, Giuseppe Cingoli, Marco Sciarra, Adolfo Cicchetti, Ezio Iervelli, Presidente ANCE Teramo, Andrea de Leonibus, Presidente ANCE Giovani.
In un veloce e pragmatico giro di consultazioni la parte degli edili ha evidenziato gli ostacoli che potrebbero inficiare la spendibilità dei fondi messi a disposizione, sprecando un’occasione storica di valorizzazione e rilancio del tessuto economico della regione e del suo territorio. Tra questi in primis la carenza di personale tecnico negli uffici degli enti locali, soprattutto piccoli comuni e la intricata burocrazia vigente.
Il settore delle costruzioni, su cui ricade il 48% degli stanziamenti su infrastrutture, case popolari, rigenerazione urbana, dissesto idrogeologico, scuole, ospedali, patrimonio artistico culturale, efficientamento energetico e sismico, si dibatte drammaticamente con la irreperibilità di manodopera qualificata e il picco inflattivo dei materiali e prodotti dell’edilizia, diventati carissimi ed introvabili.
I vertici ANCE hanno insistito col Presidente Marsilio sull’importanza di alcuni punti per una rapida e virtuosa attuazione del PNRR che per la nostra regione vale 2,7 miliardi e per potenziare la capacità di programmazione e di spesa regionale: accelerare e semplificare la fase che precede la messa a gara dei lavori, dove si concentra il 70% dei ritardi ed investire sulla sinergia tra i diversi attori che operano sui territori. Limitare il ricorso ai maxi lotti in modo da non penalizzare la partecipazione e le possibilità di crescita della maggior parte delle piccole imprese edili, adeguare i prezzari e rivedere le modalità delle anticipazioni sui SAL per i controlli di secondo livello, al fine di garantire un adeguato flusso finanziario alle imprese. Valorizzare l’esperienza e le buone pratiche degli Enti bilaterali che si occupano di formazione professionale e di sicurezza nei cantieri, coinvolgendoli nelle attività di controllo e di potenziamento della formazione. Promuovere una cabina di regia territoriale attivando un Tavolo di lavoro permanente, per facilitare il rapporto pubblico privato.
ANCE Abruzzo ha voluto sollecitare la Regione anche sui meccanismi di spendibilità delle altre importanti risorse come il fondo complementare dedicato alla ricostruzione post sismica da 1,7 miliardi ed i fondi comunitari della nuova programmazione da 1,4 miliardi. Risorse in grado di risollevare un settore, ed il suo vasto indotto, che conta 11.000 imprese sul territorio regionale e che nel decennio della crisi ne ha viste sparire 4000, con le relative conseguenze sulle famiglie, sull’occupazione e sul PIL territoriale.
Il Presidente Marsilio ha assicurato la massima disponibilità alla collaborazione con ogni strumento utile ed effettivamente operativo, pur lamentando sul PNRR una mancata centralità dell’Ente, nel ruolo e nelle funzioni, ed una regia a carattere fortemente ministeriale nei piani attuativi del Governo.
Insieme alla struttura tecnica del Dipartimento di Presidenza e all’Assessore Liris ha illustrato metodi e strategie che la Regione Abruzzo intende perseguire per ottimizzare l’utilizzo dei fondi nei tempi previsti. Innanzitutto una doppia cabina di regia, politica, con l’unione dei comuni e delle province, e tecnica con gli esecutori, per dare uniformità di programmazione ai piccoli comuni. Questi ultimi si avvarranno anche di una task force di 33 esperti richiesti dalla Regione al Governo per colmare, almeno parzialmente, il gap esistente di risorse umane. Altro strumento decisivo sarà una newsletter di raccolta e diffusione in tempo reale dei bandi a tutti gli enti e le categorie coinvolte. Azioni sono già in corso da parte regionale per dedicare finanziamenti consistenti dei fondi comunitari alla formazione intermedia e alle altre istanze avanzate dai costruttori. Si intende rafforzare anche la capacità di progettazione degli enti appaltanti attraverso la messa a disposizione di Abruzzo Engineering.
“L’ incontro – ha commentato in conclusione il Presidente ANCE D’Intino – ha inteso rafforzare il senso di responsabilità di tutti, parte pubblica e parte privata, nel porre l’Abruzzo in condizione di cogliere pienamente la svolta potenziale e ambiziosa portata all’economia in questa fase irripetibile di risorse eccezionali. La nostra preoccupazione va ai tempi improbi concessi per la fase attuativa e alla macchina operativa che in Italia, già in passato, ha dimostrato di non saper servirsi di risorse indispensabili e disponibili. Vanno cambiati radicalmente i meccanismi per adeguarli velocemente alla sfida epocale in corso. Chi non sale sul treno di questa transizione rischia di restare definitivamente nel passato”.