“Sono in arrivo gli anticipi (13%) dei fondi previsti per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di risorse importanti per fronteggiare la depressione economica indotta dalla pandemia e per rilanciare l’economia. Draghi è stato chiarissimo: le regioni e le pubbliche amministrazioni devono ora concentrarsi sullo spendere questi fondi bene e velocemente, facendo sistema, essendo uniti, tutti pronti con procedure veloci e progetti realizzabili nei tempi stabiliti. Ma quali siano i puntuali progetti del Pnrr per l’Abruzzo ancora non è noto. O meglio, sono noti i 74 progetti inviati al Governo centrale dalla Giunta regionale, ed annunciati mesi fa con grande clamore, ma cosa di questi progetti sarà davvero realizzato?”.
Cosi Gianni Padovani, componente del direttivo nazionale del Psi.
“Ancora una volta la comunicazione di Marsilio, autocompiacimento a parte, non è trasparente ed i cittadini abruzzesi sanno soltanto il poco che filtra sporadicamente dalle chiuse stanze della Regione. Sappiamo che c’è qualcosa per i “primi lotti” della ferrovia Rm/Az/Pe, qualcosa per la Zona Economica Speciale (ZES) e per il porto di Ortona, ma non conosciamo l’elenco dettagliato delle opere (e dei servizi) di cui la nostra regione potrà beneficiare direttamente ed indirettamente, con a fianco le cifre in euro”, spiega ancora.
“Sarebbe un dovere di Marsilio dedicare una delle sue innumerevoli conferenze stampa ad informare gli abruzzesi sui progetti approvati, sui tempi di realizzazione, sulle risorse di qui al 2026, sul ruolo della Regione, dei Comuni e di tutti gli stakeholder. L’Abruzzo è una regione sempre più in ritardo che scivola verso il Sud nei suoi principali indicatori di reddito, di occupazione, di ricchezza. Il PNRR rappresenta una importantissima opportunità che non possiamo permetterci di sciupare a causa della scelta politica isolazionista di Marsilio, esponente di un partito che per mero calcolo elettorale si è messo contro il Governo Draghi – aggiunge – Cosa farà la Giunta regionale per approfittare al meglio delle risorse in arrivo? Come si relazionerà con le strutture centrali? Come pensa di spendere rapidamente le risorse disponibili, se non ha dimostrato né vision strategica né capacità realizzativa?”.
“Con le risorse in arrivo possiamo riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita regionale negli ultimi anni. Gli obiettivi del Pnrr sono tutti rilevanti per la nostra economia e per impatto sociale: digitalizzazione; innovazione; competitività; cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. Vengono promosse le reti materiali ed immateriali, l’energia rinnovabile e i porti, ovvero quella connettività di cui l’Abruzzo ha disperato bisogno – conclude – Ma tutti questi interventi porteranno beneficio all’Abruzzo solo se avremo una classe dirigente in grado di approfittarne! E viste le modestissime realizzazioni della regione a guida Marsilio, permettetemi di coltivare qualche legittima perplessità”.