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Pnrr, Pezzopane: “Pnc sisma grazie a noi”

Così la consigliera Stefania Pezzopane, già parlamentare e promotrice del fondo sisma complementare sulla iniziativa Pnrr prevista a L’Aquila

pezzopane

“Biondi, Marsilio, e Castelli si sono affannati in un gioco propagandistico per appannare la nera giornata di ieri dove è mancato il numero legale in Parlamento, in Regione ed in Comune. Ma anche per camuffare l’assenza del Ministro Fitto, annunciato da giorni in pompa magna ed invece assente, una sgradevole ‘buca’, esente persino dal collegamento online. Ed allora giù tutti a sciorinare dati e numeri senza mai ricordare e ringraziare chi questi fondi li ha portati davvero dentro una strategia di sviluppo ora dimenticata e soprattutto senza evidenziare una logica, una strategia, una visione.

Così la consigliera Stefania Pezzopane, già parlamentare e promotrice del fondo sisma complementare al Pnrr sulla iniziativa Pnrr prevista a L’Aquila.

“Mi riferisco ovviamente al lavoro prezioso dei nostri governi di centrosinistra – prosegue – ed alle donne ed uomini che negli anni si sono impegnati per dare futuro a questi nostri territori dentro una strategia territoriale, non certo a caso come sembrano procedere i governi di destra. Nella legge di bilancio del governo Conte 2 inserimmo 2.750 milioni per la ricostruzione privata 2009 e 1.750 milioni per la ricostruzione pubblica 2016/17, senza contare i fondi aggiuntivi per le infrastrutture, le università ed i centri di ricerca, il GSSI, il Maxxi e tanto altro”.

“E poi sempre con il governo Conte 2 abbiamo istituito il fondo complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016/17 pari a 1.780 milioni. I fondi di cui si riempiono la bocca sono questi, il nostro lavoro ha portato enormi risultati. E se il commissario Castelli inaugura scuole e palazzi è perché qualcuno ha messo negli anni le risorse, ha istituito la cabina di regia per il Pnrr, ha creato le governance, ha stabilizzato i precari, inventato il 4% e Restart e tanto altro”.

“Ed anche perché Legnini ha predisposto atti ed interventi. E tanto si potrebbe ancora fare, aprendo una discussione vera sull’utilizzo di queste risorse e sulla ricaduta di sviluppo ed occupazionale. Perché sinceramente tutto potevo immaginare quando mi sono battuta in Parlamento per ottenere tutto questo, tranne che diventasse una tale avvilente propaganda ad uso e consumo di una forza politica che avversava ‘next generazioni Eu’. Il Pnrr, a cui la destra e Fdi in particolare si opposero, è una cosa tanto seria e spiace sia diventata il giocattolo di chi si diverte a imbiancare qualche piazzetta del centro storico ignorando il resto del territorio e costringono una città a dover prendere parola contro avvilenti scelte di decoro urbano in sostituzione di cose pensate e strutturate con competenza”.

“Ancora la città aspetta spiegazioni sul perché la Piazza del Duomo debba cambiare splendidi lampioni scelti dall’arch Santoro in stile, con orribili padelle fuori contesto, solo per accondiscendere al narcisismo di qualche amministratore”, conclude.

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