«Lo avevamo detto, togliere il presidio di Polizia alla Stazione di Sulmona, secondo scalo ferroviario d’Abruzzo, significava lasciare sguarnita una stazione che diverrà, senza essere catastrofici, quantomeno preda di persone, disadattate, ubriache o malintenzionati, per non dire altro». Lo scrive, in una nota, Santino Li Calzi, segretario provinciale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia.
«Ed infatti – fa sapere – è di questa notte la notizia che una persona vagava disorientata nei locali della stazione, è stato necessario richiedere l’intervento del 118 e della Volante che, nonostante le assicurazione del Capo della Polizia che sarebbero aumentate, è sempre una ed ha dovuto lasciare il controllo del territorio per gestire questo intervento. L’uomo che sembra provenire da Taranto è risultato essere senza fissa dimora, è destinatario di un provvedimento di “esplusione” e che – e facile intuire – avendo visto la stazione (è già stata tolta anche la scritta Polizia) non presidiata ha deciso di fermarsi a Sulmona. Questa volta è andata bene ma il Coisp rimane scettico sul provvedimento di chiusura preso e pertanto rinnova l’invito all’Amministrazione comunale di avviare immediatamente le procedure per la riapertura del presidio Polfer della città Peligna.
Intanto – prosegue la nota – il 9 giugno prossimo arriverà in Consiglio regionale l’interpellanza del consigliere Smargiassi che dovrebbe impegnare la Regione a farsi parte attiva nel presentare un ‘ricorso’ al Decreto del Capo della Polizia che ha chiuso i Presidi della Polizia Stradale di Ortona e Vasto e che il Coisp, in occasione dell’audizione tenuta in Quinta Commissione, ha chiesto di estendere anche alla Polfer di Sulmona. Il Coisp – prosegue Li Calzi – è anche preoccupato per la notizia, data dal vice segretario regionale della Uil Penitanziaria Mauro Nardella, dell’imminente avvio dei lavori per l’ampliamento del Carcere di Sulmona in cui si prevede che i detenuti (tutti pericolosissimi) che possono essere ospitati arrivino a 700, lavoriamo insieme per far sì che questo territorio rimanga ‘sicuro’ e che gli organici delle Forze di Polizia siano adeguatamente aumentati».
Fonte: AGI
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