Ieri la Sezione Polizia Stradale di Chieti, con l’ausilio del personale dei Compartimenti Polizia Stradale Abruzzo e Puglia, ha eseguito nella provincia di Foggia, località Cerignola, 3 misure cautelari restrittive della libertà personale nei confronti di altrettanti pregiudicati pugliesi, emesse dal GIP del Tribunale di Pescara a seguito di un’attività di indagine condotta dal distaccamento Polizia Stradale di Lanciano su delega della Procura della
Repubblica di Pescara, dopo una serie di furti di autovetture commessi a Pescara e provincia da maggio a settembre del 2016.
Nel corso della stessa operazione sono state eseguite una decina di perquisizioni domiciliari con l’ausilio di cani antidroga presso le abitazioni di altrettanti indagati e presso un autodemolitore, nel quale sono state sequestrate 14 centraline al fine di espletare i necessari accertamenti, di cui 2 appartenenti ad autovetture BMW provento di furto, rispettivamente a novembre nella provincia di Foggia ed a gennaio nella provincia di Bari. La complessa attività d’indagine, avviata nella scorsa primavera a seguito di un aumento dei furti di veicoli a Chieti e Pescara e coordinata dalla Procura di Pescara, aveva già portato all’arresto di una persona a maggio dello scorso anno e al recupero di ben 27 autovetture quasi tutte rubate nelle province di Pescara, Chieti, Teramo e Ascoli Piceno.
Tutti i furti sarebbero riconducibili a gruppi delinquenziali di origine pugliese che aveva come base di stoccaggio un’autodemolizione di Cerignola. Per soddisfare richiesta ed offerta, l’organizzazione si è specializzata nei furti dei veicoli più comuni: Fiat, Peugeot, Renault e Volkswagen, che hanno senz’altro un mercato di ricambistica superiore a quelli di grossa cilindrata. Il gruppo malavitoso, nel caso specifico, aveva classificano l’Abruzzo come una regione appetibile secondo alcuni loro parametri tra cui le distanze colmabili in tempo accettabile e una buona quantità di merce, che rendevano gli obiettivi soddisfacenti. Spesso i proventi del riciclaggio dei veicoli servono all’organizzazione per autofinanziarsi in altre attività illecite.
Fonte ASIpress
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