Riparte dall’Istituto Mariele Ventre di L’Aquila la campagna della Polizia Postale “Una vita da social”.
I social network sono entrati a pieno ritmo nella vita dei ragazzi. I dati che emergono hanno spinto gli agenti della Polizia Postale a far ripartire la campagna di controllo “Una vita da social”.
Infatti un ragazzo su tre, sul proprio social di riferimento, possiede un account falso. Un ragazzo può decidere di agire in “incognito”, sotto falso nome per diversi motivi: conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%), oppure per controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%) nonché per controllare tutti quelli da cui sono stati bloccati (20%). Non manca chi ricorre ai fake per controllare il proprio partner (10%) o chi cerca di sfuggire dal controllo dei propri genitori (il 4%). Poi ci sono i giovani che vivono per i like.
Per un su tre un contenuto che genera poche interazioni ha un effetto negativo sull’umore.
Polizia Postale: riparte la campagna “Una vita da social”
Attività volta a controllare l’utilizzo dei social network