Parte domani la procedura di conciliazione della Banca Popolare di Bari (Gruppo Mediocredito Centrale) per i propri azionisti che ritengono di aver subito danni connessi all’investimento in azioni della Banca e che potrà contare su un fondo di 4 milioni di euro.
In particolare, come spiega l’istituto di credito, l’ipotesi prevede, per l’azionista, la possibilità di ottenere un contributo economico di 2,38 euro per ciascuna azione della Banca.
Può accedere alla procedura l’azionista, che sia persona fisica, titolare di ditta individuale o di studio professionale, e che abbia una situazione economica familiare con indicatore ISEE attestato a partire dal primo gennaio 2021, pari o inferiore a 50.000 euro e che si trovi in determinate condizioni: stato di disoccupazione, grave patologia propria o di parenti indicati nello stato di famiglia, grave difficoltà economica. Le condizioni saranno accertate secondo le modalità descritte nella procedura.
“Oggi compiamo un ulteriore passo avanti nel processo di ristoro degli azionisti di Banca Popolare di Bari maggiormente colpiti dalle vicende degli scorsi anni” – ha dichiarato Giampiero Bergami, Amministratore Delegato di Banca Popolare di Bari – “Intendiamo proseguire in tal modo il percorso di rilancio della Banca avviato alla fine dello scorso anno anche grazie alla nuova Governance: l’Istituto vuol essere il motore economico e sociale dello sviluppo attivo del territorio, rispettando in maniera consapevole i risparmi di tutti gli azionisti”.
La Banca mette a disposizione un fondo iniziale di 4 milioni di euro e la misura massima del contributo per ciascun azionista è fissata a 30.000 euro.