Il futuro del presidio sanitario di Popoli è ormai definito. Diventerà Centro di riferimento regionale per la riabilitazione ma ospiterà anche attività chirurgica in elezione programmata cioè non d’urgenza.
Per l’immediato, intanto, si pensa di potenziare il pronto soccorso, in difficoltà per le carenze di organico, e di incrementare il numero dei posti letto di riabilitazione ridotti anche in virtù della situazione post-sisma. È quanto emerso, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di due riunioni presiedute dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso.
Alla prima hanno preso parte anche il direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, l’assessore ai Lavori pubblici, Donato Di Matteo, il parlamentare Antonio Castricone, il direttore regionale del Dipartimento Salute, Angelo Muraglia, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, rappresentanti dell’amministrazione comunale di Popoli ed il direttore di riabilitazione, Carlo Antonio D’Aurizio, mentre alla seconda, incentrata sul destino del polo chirurgico, sono intervenuti i direttori delle Unità operative interessate.
«Tutti concordano sulla necessità di rilanciare il nosocomio popolese – ha affermato D’Alfonso – ma è chiaro che, per realizzare un centro di eccellenza nel campo della riabilitazione, in grado di generare mobilità attiva, occorrerà supportare la Asl di Pescara nella individuazione delle risorse economiche, strumentali e umane necessarie. Va, pertanto, costruita una procedimentalizzazione degli atti che accompagneranno questo importante processo di trasformazione dell’ospedale di Popoli».