Una giornata con gli specialisti della Polizia Postale per affrontare insieme ai ragazzi le questioni aperte del dialogo intergenerazionale sui temi del digitale, per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza senza correre il rischio di essere adescati da potenziali pedofili. È l’impegno della Polizia di Stato in occasione della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale che vedrà coinvolti oltre 50 mila bambini e adolescenti in tutta Italia per aiutarli ad affrontare insieme i temi della sicurezza sul web.
Con la pandemia, infatti, si è verificata una diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci. Per questo, l’attenzione di genitori e insegnanti deve rimanere molto alta sui bambini più piccoli che rimangono i più fragili ed esposti al rischio online. In 303 casi, da gennaio ad ottobre 2021, piccole vittime di età inferiore ai 13 anni sono state approcciate da adulti pedofili in conversazioni virtuali mentre giocano sulle app degli smartphone e chattano con i compagni di scuola, apparentemente al sicuro in casa.
I dati confermano l’andamento dei reati: al 31 ottobre del 2021 sono state indagate ben 1.200 persone circa per reati di pedopornografia e adescamento online (1.198 contro 1.261 indagati in tutto il 2020), coprendo in dieci mesi il 95% della casistica avuta durante tutto il 2020.
Aumentano, inoltre, le segnalazioni di immagini illegali, video di abusi e conversazioni sessuali sospette tra adulti e minori, così come le denunce arrivate agli uffici della Specialità per reati sessuali online in danno di minori: sono addirittura 4707 i casi trattati sino al 31 ottobre 2021 (4208 in tutto il 2020).