La Sanità è un argomento che dovrebbe essere senza spine e senza angolazioni di punti di vista. Pulito, trasparente e, tra l’altro, sempre prioritario. Alla luce degli ultimi fatti e della riapertura H12 dei due punti di primo intervento di Pescina e di Tagliacozzo, anche il sindaco di Trasacco, Cesidio Lobene, prende posizione, prima sui social e poi, contattato dalla Redazione di InfoMediaNews, anche a mezzo stampa. E lo fa, sulla sua bacheca personale, scrivendo direttamente ad uno dei protagonisti della vicenda sanitaria locale, vale a dire il presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo, Mario Quaglieri, ex sindaco proprio di Trasacco.
“La mia vicinanza a Mario Quaglieri, consigliere abruzzese. Purtroppo – afferma – la convenienza elettorale ha ormai preso il sopravvento sulla coerenza. Tutto ormai è ridotto ad un problema di schieramento, ma la politica è un’idea molto più alta da vivere per contribuire a risolvere i problemi della gente”, scrive. Il sindaco è contro le strumentalizzazioni, contro la lotte di schieramento “vestite – a detta sua – da lotte di territorio”.
“In questi giorni – dice – stiamo assistendo ad una serie di miserrime accuse da parte di “gerarchi minori”, che negli ultimi anni si sono distinti esclusivamente per il loro vuoto pneumatico, tranne che per la voracità delle tasche, spuntando interessi di carattere privato. Oggi costoro insieme ad una ciurma di bucanieri e giamburrasca si divertono nel loro sport preferito “la menzogna”.
“Nessuno ricorda il fatto che sei stato l’unico a potenziare i due nosocomi del territorio dopo che i propri rappresentanti dimentichi del passato, hanno addirittura contribuito a tagliare fondi alla Sanità. Mi chiedo, visto la loro luminescenza in termini di saggezza, per quale motivo non hanno contribuito in tempi non sospetti alla salvaguardia di questi presidi? “.
E incalza affermando alla nostra Redazione: “A mio avviso, chi 5 o 6 anni fa non ha fatto nulla contro il depotenziamento, il demansionamento e il defraudamento dei nostri presidi, non può oggi proferire parola a tal riguardo”.
“Continuino pure con le loro amenità fobiche, con il loro turpiloquio adolescenziale, ma sappiano che la Marsica non è un paese di colpevoli dormienti governati da ciarlatani, bensì un territorio di persone civili, oneste, dedite al lavoro ed emancipate che nulla hanno a che vedere con questi “guitti” di periferia”, così conclude.