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Prati di Tivo, Mariani: “Operatori abbandonati”

Capogruppo di Abruzzo in Comune: "Drammatico constatare, oltre all’assenza e al totale disinteresse di Regione Abruzzo e Provincia di Teramo, il totale disinteresse del sindaco di Pietracamela"

“Siamo arrivati a metà giugno, la stagione turistica estiva è già partita da alcune settimane, ma non c’è ancora nessuna notizia sulla riapertura degli impianti di risalita a Prati di Tivo, con buona pace degli operatori economici del territorio abbandonati a sé stessi dalle istituzioni locali, provinciali e regionali”.

Lo dichiara Sandro Mariani, Capogruppo di Abruzzo in Comune, “a dieci giorni dalla Commissione di Vigilanza che lui stesso aveva richiesto per parlare della situazione degli impianti di risalita di Prati di Tivo e Prato Selva andata purtroppo “deserta” a causa dell’assenza del governo regionale di centrodestra e della Provincia di Teramo”.

“Giovedì prossimo – prosegue Mariani – la Commissione tornerà a riunirsi, ma al netto delle indiscrezioni che si rincorrono l’unica certezza è che la stagione turistica estiva è già partita, ma non vi è alcuna traccia della riapertura della seggio-cabinovia di Prati di Tivo con tutto ciò che ne consegue per il territorio, per gli operatori economici e per la montagna teramana” prosegue il Consigliere regionale.

“E’ drammatico constatare poi, oltre all’assenza e al totale disinteresse di Regione Abruzzo e Provincia di Teramo, entrambe a guida centrodestra, il totale disinteresse del Sindaco di Pietracamela Michele Petraccia che non solo continua a “latitare” su questa vicenda, ma che addirittura non da alcun segnale o riscontro al suo territorio, quasi avesse timore di “disturbare” le faide interne al centrodestra abruzzese, temendo forse ritorsioni in vista delle imminenti elezioni amministrative nel suo Comune”.

“Peccato che, dinanzi a questo immobilismo e disinteresse del centrodestra regionale, provinciale e comunale, a rimetterci sono gli operatori economici di Prati di Tivo, che iniziano seriamente a temere una stagione turistica estiva con gli impianti fermi al palo per colpa dell’inerzia politica di chi questo problema avrebbe dovuto risolverlo” conclude Mariani.

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