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Precari della Asl, una legge regionale riconosce il loro lavoro

La proposta di legge è stata approvata ieri dal Consiglio regionale. Scatta il riconoscimento dell’anzianità di servizio del personale precario delle Asl abruzzesi attraverso l’attribuzione di un punteggio per il lavoro prestato negli ospedali pubblici.

Il riconoscimento dell’anzianità di servizio del personale precario delle Asl abruzzesi attraverso l’attribuzione di un punteggio per il lavoro prestato negli ospedali pubblici ora sarà possibile grazie ad una specifica legge regionale che è stata approvata, nella seduta di ieri, dal Consiglio regionale.

Due giorni fa, la V Commissione del Consiglio regionale aveva dato il via libera ad una proposta di legge presentata, in prima battuta, da membri di un gruppo di opposizione ma poi modificata da un emendamento della maggioranza di centro-destra ispirato dalla Giunta regionale.

IL COMMENTO DELL’ASSESSORE ALLA SALUTE VERI’ – “Non abbiamo stravolto nulla. Il fatto è che la proposta di legge di Paolucci sulla stabilizzazione del personale sanitario dei servizi esternalizzati dalle ASL abruzzesi, peraltro copiata dalla Regione Lazio, – ha esordito l’assessore – difettava di chiarezza in una parte della normativa e questa circostanza ci ha impedito di approvarla. Anche al fine di tutelare gli stessi lavoratori. Tuttavia, quando abbiamo chiesto chiarimenti tecnici su procedure regionali, non meglio identificate, che avrebbero dovuto essere derogate, non abbiamo avuto risposta. D’altro canto, c’è una delibera di Giunta regionale, la numero 5 del 2018, – ha ricordato l’assessore Verì – che fornisce linee guida chiare alle Asl al fine di disciplinare le procedure di stabilizzazione riconfermando, in toto, le procedure previste a livello nazionale. Abbiamo, perciò approvato solo una parte delle proposta Paolucci, peraltro supportata anche da una sentenza della Corte Costituzionale. Infatti, – ha aggiunto l’assessore – era importante fissare in una legge regionale il principio secondo cui il personale esternalizzato che non ha un rapporto diretto con la Pubblica amministrazione ma ha lavorato presso le Asl garantendo assistenza diretta o indiretta ai pazienti, potesse vedersi riconosciuto in termini di punteggio il servizio prestato, nell’ambito delle procedure concorsuali che le Asl bandiranno o che hanno già avviato”.

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