Ieri sera si sono incontrati su piattaforma web i sindaci dei comuni dell’area Peligna, Sagittario e Subequana sempre più preoccupati dell’aumento dei contagi nel Centro Abruzzo che hanno registrato nella giornata dell’altro ieri un numero di casi doppio rispetto alla media regionale.
Parimenti rilevano – si legge in una nota – il perdurare di gravi difficoltà nei servizi territoriali e nel Presidio Ospedaliero con numerosi pazienti tra pretriage e area grigia in attesa di un ricovero nei centri covid provinciali e regionali.
I sindaci richiedono, come già formalizzato dal sindaco di Sulmona in una nota il 20 novembre, un confronto immediato al direttore della Asl, Roberto Testa, per avere un urgente riscontro sullo stato del programma d’intervento per attuare tutti i punti richiesti e presentati ai vertici regionali e Asl lo scorso 16 novembre in occasione della loro visita a Sulmona:
1. Realizzazione nel PO di Sulmona di un reparto dedicato e attrezzato di medicina Covid con specifica strumentazione e personale per accogliere temporaneamente almeno 10 pazienti contagiati da Coronavirus in attesa di essere accolti nei reparti Covid della rete regionale.
2. Adeguamento tempestivo percorsi Pronto Soccorso/pretriage e rafforzamento dotazione organica oggi assolutamente insufficiente a gestire la straordinaria e complessa emergenza anche attraverso rimodulazione dei reparti chirurgici del PO in attesa di nuove assunzioni;
3. Definizione di percorsi assistenziali chiari per pazienti del territorio che non possono più a ricorrere alle cure del PO di Sulmona in mancanza della terapia intensiva adibita a pazienti COVID;
4. Restituzione in tempi brevi della terapia intensiva al Presidio ospedaliero di Sulmona;
5. Potenziamento riorganizzazione della rete territoriale, a supporto della popolazione con nuovo personale e maggiore e diretto coinvolgimento dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, affidando loro protocolli di cura per l’assistenza domiciliare, potenziamento USCA e servizio Prevenzione per tracciatura casi e cure domiciliari pazienti Covid;
6. Implementazione di laboratori analisi per test molecolari a livello provinciale al fine di ridurre i tempi di diagnosi ormai troppo lunghi (anche 5/6 gg) per consentire un efficace tracciamento e presa in carico dei pazienti al fine della cura e contenimento del contagio;
7. Potenziamento attività di tamponamento, secondo schemi ordinati, di tutto il personale, con risultati in tempi congrui, e della popolazione interessata dalle attività del dipartimento di Prevenzione;
8. Implementazione test rapidi antigenici a cura dei MMG e PLS in collaborazione con il Distretto Sanitario e il Servizio Prevenzione;
9. implementazione di un sistema di informazione e comunicazione efficiente ed efficace sull’evoluzione epidemiologica per consentire ai sindaci la loro la piena possibilità di espletare le proprie funzioni e servizi correlati (servizi raccolta rifiuti speciali, controllo polizia locale, comunicazione cittadini);
10. Definizione di una regia Asl a livello territoriale che possa interfacciarsi con i sindaci per gestire con tempestività l’evoluzione dell’emergenza;
11. Individuazione di una centrale unica di richieste ricoveri urgenti da Pronto Soccorso dei PO che uniformi le liste d’attesa a livello provinciale/regionale per la presa in carico dei pazienti nei reparti Covid secondo precise priorità ed equa accessibilità consultabile in rete dal personale addetto all’emergenza;
12. Individuazione in ogni territorio di strutture in grado di ospitare pazienti guariti ma non ancora negativizzati e soggetti per cui sia stato disposto l’isolamento o la quarantena ma che non possono permanere nel proprio domicilio;
13. individuazione reparti medicina/terapia sub intensiva Covid in strutture private accreditate a supporto della rete Covid da attivare nelle fasi più critiche e avanzate dell’emergenza.