Capistrello borgo dal fascino dell’entroterra ricco di storia, tesoro in chiave naturalistica e dimora della più grande opera idraulica dell’antichità che affaccia sul Liri. E ancora popolo ambizioso che erge a divenire simbolo di un Abruzzo ricco e variegato, nonché nuovo motore delle aree interne, il cui percorso di rilancio turistico è ormai di appurata statura strategica, anche agli occhi delle principali istituzioni regionali.
Sabato sera, nell’affascinante contesti di Piazza Risorgimento, si è data prova del lavoro meticoloso fatto in questi anni per riconoscere a Capistrello i meriti di un’attrattività unica nel suo genere. Su un palco gremito di personalità abruzzesi, è stato presentato il progetto editoriale “Capistrello tra Fiume Liri e Gallerie Sotterranee”, lo speciale di 18 pagine pubblicato su Tesori d’Abruzzo di De Siena Editore, realtà editoriale divenuta una vera e propria istituzione regionale e nazionale. I testi sono frutto dell’ingegno dalla direttrice di Info Media News, la giornalista Gioia Chiostri, originaria della frazione di Corcumello, mentre le istantanee sono state scattate dal fotografo-attore Marcello De Luca.
La serata si colloca all’interno del cartellone dell’Estate Capistrellana 2022 e, probabilmente, rappresenta il momento di massima risonanza, sia per l’importante passerella istituzionale, sia per il valore della pubblicazione nell’ottica della missione turistica intrapresa dall’amministrazione. Hanno presenziato il vice presidente della Regione, Roberto Santangelo, l’assessore alle Aree Interne, Guido Liris, l’editore Paolo De Siena, il capo della segreteria organizzativa di De Siena Editore, Ugo D’Elia, l’autrice Gioia Chiostri e, ovviamente, il primo cittadino, artefice del progetto, Francesco Ciciotti. Hanno poi partecipato, rispettivamente attraverso una nota scritta ed un video-messaggio, il presidente di ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto, ed il senatore della Repubblica Nazario Pagano, la cui presenza è stata impedita da esigenze familiari. Quest’ultimo ha voluto rimarcare l’importanza della scelta di questa amministrazione di investire sui centri storici, poiché ne deriva un’indiscussa opportunità di valorizzazione di un potenziale finora inespresso. Agli interventi si sono poi alternati alcuni intermezzi artistici: si sono esibiti il soprano Simona Colaprisca, accompagnata al pianoforte dal maestro Pino Di Florio e l’attore Alessandro Scafati, a dare lettura di alcuni brani inerenti la città di Capistrello. Infine sono state proiettate delle immagini dedicate al paese, a cura di Marcello De Luca.
Diverse le corde toccate in occasione degli interventi, moderati dalla brava giornalista Roberta Maiolini. In occasione dei saluti istituzionali, il sindaco Ciciotti ha voluto rimarcare come lo speciale voglia essere una lettura efficace nello spirito di promozione dei principali siti culturali e naturali del territorio comunale. Il risultato perseguito, come sottolineato dall’assessore Liris, non era certo cosa scontata. Al contrario, un tale riconoscimento è stato possibile solo grazie agli sforzi del primo cittadino, instancabile nella ricerca di un dialogo con le autorità politiche regionali, nel reclamare attenzione per la propria terra. Il Comune di Capistrello è oggi il principale testimone della “politica del fare”, perché, come evidenziato dalla giornalista Gioia Chiostri, un amministratore di periferia è un combattente che lotta ogni giorno per vedersi riconosciuto qualcosa.
Quanto emerso dalla presentazione è una nuova connotazione del borgo e del suo patrimonio turistico. Lo speciale si apre con la descrizione del paesaggio. Una veduta “di naturale bellezza”, così viene raccontato Capistrello. Un’esplosione di colori, tonalità, scorci e tradizioni. Poi le leggende e i riferimenti storici che rimandano alle origini del nome del paese, le prime attività del popolo in una quotidianità fatta di pastorizia, caccia e agricoltura, contraddistinta dal rispetto sacro per il lavoro. A seguire il riferimento alle bellezze paesaggistiche, fino a soffermarsi sulle straordinarie architetture romane e alle suggestive frazioni di Corcumello e Pescocanale, ricche di storia, ancora sconosciuta ai più. Infine il cenno alla più grande delle ferite inferte dalla storia, l’eccidio dei 33 martiri, accadimento indimenticato, simbolo di una resistenza mai scalfita e di un coraggio condiviso che fa di questo territorio un esempio eroico di libertà. La pubblicazione si chiude con le parole commosse del sindaco Ciciotti, dalle quali traspaiono l’orgoglio dell’essere capistrellano e la consapevolezza del potenziale del borgo.