Giovedì 15 Settembre, alle ore 11:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore Tecnico e Professionale Agrario “Arrigo Serpieri” di Avezzano, si è svolta la presentazione del nuovo corso triennale di laurea professionalizzante in “Intensificazione sostenibile delle produzioni orto-frutticole di qualità” dell’Università di Teramo, che arricchirà l’offerta formativa della sede distaccata di Avezzano.
L’incontro, al quale hanno preso parte studenti del Serpieri e ragazzi appena diplomati, nonché le Associazioni agricole del territorio, è stato moderato dal dott. Armando Floris, il quale ha descritto questo corso di laurea come una sfida che l’Amministrazione Comunale di Avezzano e l’Università di Teramo hanno voluto cogliere per valorizzare la risorsa umana, elemento imprescindibile di ogni innovazione tecnologica.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali dell’assessore Patrizia Gallese e del Vice Sindaco del Comune di Avezzano, Domenico Di Berardino, che ha definito la giornata memorabile in quanto dedicata ai ragazzi, sottolineando come l’istituzione di questo nuovo corso di laurea sia l’espressione vera di un’attività di programmazione amministrativa.
Il Dirigente Scolastico, dott. Francesco Di Girolamo, nel suo saluto di benvenuto, ha espresso soddisfazione per la scelta del Serpieri quale Istituto ospitante l’evento ed ha evidenziato che “il corso di laurea in agricoltura sostenibile rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio e per i nostri giovani, in particolare per gli studenti del Serpieri, poiché è la naturale prosecuzione del loro corso di studi”.
Il percorso universitario sarà caratterizzato, come diffusamente spiegato dal Prof. Fabio Stagnari, coordinatore del corso, da una forte componente pratica e da una significativa interazione con le aziende del territorio, in modo da formare Tecnici agronomilaureati da inserire nel mondo del lavoro: una vera novità nel panorama universitario italiano, che da possibilità occupazionali immediate, in quanto il numero degli studenti in ingresso è pari alla reale richiesta da parte delle aziende del settore convenzionate con l’Università.
Il Prof. Stagnari, dopo aver esposto le attività del corso con un focus sull’agricoltura conservativa e sull’innovazione tecnologica dell’agricoltura 4.0, ne ha illustrato la struttura triennale, precisando come solo il primo anno sia caratterizzato da lezioni frontali, mentre nel secondo anno si svolgeranno i laboratori per le varie discipline e sin dal terzo anno gli studenti completeranno la loro formazione nelle aziende, per poi potersi iscrivere direttamente, al conseguimento della laurea, nell’albo professionale.